A gennaio +11%
Inizio d'anno brillante per il mercato automobilistico europeo: a gennaio, secondo i dati forniti dall'Acea, le immatricolazioni nella area composta da Ue, Paesi Efta e Regno Unito si sono attestate su 911.064 unità, il 10,7% in più rispetto al pari mese del 2022. Prosegue, dunque, il trend positivo riscontrato nell’ultima parte dell’anno scorso, con una crescita della domanda legata sostanzialmente a una bassa base di confronto anno su anno. Lo stesso vale per lo scorso mese e per il raffronto con un gennaio 2022 caratterizzato dai volumi più bassi mai registrati dalle rilevazioni statistiche dell’associazione europea dei costruttori
I principali Paesi. Quanto ai singoli mercati di maggiori dimensioni, la miglior performance è della Spagna, con un +51,4%, seguita, nell’ordine, dall’Italia (+19%), dal Regno Unito (+14,7%) e dalla Francia (+8,8%), mentre la Germania ha assistito a un calo del 2,6%.
Stellantis. A gennaio, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha immatricolato 156.553 veicoli, subendo un calo dello 0,2%, per colpa, soprattutto, di alcuni specifici marchi dai grandi volumi. La Peugeot ha perso il 10,3% e la Opel l’11,2%, mentre tutti gli altri sono risultati in territorio positivo: +15,3% per la Fiat, +1,8% per la Citroën, +8,5% per la Jeep, +22,5% per la DS, +9,6% per la Lancia, +107,6% per l’Alfa Romeo e +129,9% per la Maserati.
I costruttori tedeschi. Il gruppo Volkswagen ha iniziato l'anno con 238 mila immatricolazioni e un aumento del 11,9%. Positivi quasi tutti i marchi, con l'unica eccezione del polo del lusso composto da Bentley e Lamborghini (-14,3%) e della Seat (-12,9%): +16,1% per il brand VW, +10,5% per l'Audi, +15,9% per la Skoda e +7,4% per la Porsche. Nel mondo premium, il gruppo BMW ha registrato 55.448 vetture (-10,8%), con il marchio dell'Elica in calo del 3,9% e la Mini in contrazione del 32,1%. Male anche la Mercedes-Benz, con 35.977 immatricolazioni e un -7,4%, frutto del -6,8% del brand della Stella a tre punte e del -21,2% della Smart.
Le altre Case occidentali. Il gruppo Renault ha invece visto le immatricolazioni salire del 24% a 94.889 unità: il brand della Losanga guadagna il 10,6% e la Dacia del 40,7%, mentre l’Alpine arretra del 5,9%. Andamento negativo pure per la Ford, con un -2% (37.609 unità). La Volvo ha immatricolato 20.736 auto, con una crescita del 5,3%, mentre la Jaguar Land Rover ha piazzato 9.729 veicoli, con un +27,5% dovuto al +29,3% del marchio dei fuoristrada e al +19,9% del brand del Giaguaro.
Asiatiche e Tesla. Per il gruppo Hyundai/Kia, le immatricolazioni sono state 85.444, lo 0,7% in più nel confronto annuo, con il +4,5% del marchio Hyundai a compensare il -2,3% della Kia. Bene anche il gruppo Toyota, con 73.299 targhe e un +11,4% legato soprattutto al brand delle tre ellissi (+12%), mentre la Lexus ha messo a segno un +0,3%. La Nissan, invece, ha riscontrato una crescita del 21,3% (19.343 unità immatricolate), la Mazda del 42,1% (14.950) e la Suzuki del 20,6% (12.581), mentre la Honda ha perso il 14,2% (4.690) e la Mitsubishi il 33,4% (2.496). Infine, per la prima volta l’Acea fornisce dati sulla Tesla: la Casa texana ha immatricolato 9.469 vetture, a fronte delle 844 di un anno fa.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it