Anche l’Azienda dei trasporti milanesi punta sull’ibrido. Nei giorni scorsi Iveco Bus si è aggiudicata una gara per la fornitura ad Atm per 120 bus da 18 metri a doppia alimentazione, che prevedeva anche un contratto quadro di cinque anni “full service”, per un valore base di 78 milioni di euro. Una gara importante perché in Italia, se si fa eccezione per Bologna, i bus ibridi non hanno mai raccolto particolare attenzione da parte delle amministrazioni; e perché era stata indetta da un’azienda che in passato aveva sempre considerato “antieconomica” la scelta del diesel-elettrico.
Da giugno a Milano. L’appalto Atm prevede la fornitura di mezzi omologati secondo la direttiva 2007/46/CE e un impegno economico complessivo di 59.230.000 euro; inferiore, pertanto, del 24% rispetto alla base d’asta. La consegna del primo bus è prevista entro giugno; con questi l’età media della flotta milanese si confermerà sempre più in linea con quella delle capitali europee. La tecnologia stop&go e le fasi di arresto e di ripartenza completamente elettriche consentiranno alla flotta ibrida di realizzare una riduzione dei consumi stimata attorno al 15% e, grazie alla nuova struttura semplificata e alleggerita, i nuovi Urbanway full Hybrid permetteranno di trasportare un maggior numero passeggeri in un ambiente confortevole e luminoso. La silenziosità è uno dei loro punti forti, assieme alla riduzione media del consumo di combustibile e, quindi, delle emissioni nocive.
Paolo Ferrini
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