Al via il primo censimento nazionale degli autovelox. Lo ha avviato il ministero dell’Interno, su richiesta del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una circolare inviata ieri a tutti i prefetti. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei lavori propedeutici allo stesura del nuovo schema di decreto sui requisiti di omologazione dei dispositivi per il controllo della velocità, un provvedimento che nelle settimane scorse era già stato predisposto dallo stesso Mit ma che poi era stato precipitosamente ritirato dopo poche ore.
Esclusi Polstrada e Carabinieri. Nella circolare, il Viminale parla di “ricognizione dei dispositivi di controllo da remoto della velocità attualmente in uso sul territorio da parte degli enti proprietari al fine di accertare sia il numero dei dispositivi effettivamente utilizzati, sia il relativo regime di approvazione”. L’invito è rivolto a tutte le forze di Polizia municipale, locale e provinciale esclusi i corpi statali, ossia Polizia Stradale e Carabinieri, i cui dati dovrebbero essere perfettamente noti al ministero dell’Interno.
Risposte entro il 31 maggio. In pratica, ogni comando dovrà comunicare alla prefettura di riferimento il numero di apparecchi in suo possesso, specificare quanti sono di proprietà e quanti, invece, in locazione, e specificare quanti di questi sono omologati e quanti, invece, sono approvati. Una richiesta, quest’ultima, piuttosto curiosa visto che, non esistendo norme e procedure tecniche di omologazione, nessuno degli apparecchi attualmente in uso alle forze di polizia è omologato pur essendo stati tutti approvati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le risposte dovranno essere inviate al Viminale entro il prossimo 31 maggio.
Il censimento Anci. Il censimento del ministero dell’Interno fa seguito a una analoga iniziativa avviata online il 10 aprile scorso dall’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, anch’essa su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Era stato lo stesso ministro Matteo Salvini, il 26 marzo scorso ad anticipare l’operazione: “Con la collaborazione del ministero dell'Interno e dell'Anci intendo eseguire una operazione trasparenza, una ricognizione di tutti i dispositivi di controllo delle velocità attualmente in uso. Occorre accertare che i dispositivi effettivamente utilizzati rispettino i regimi di approvazione. Solo alla luce di tali dati potremo capire l'impatto effettivo delle regole di omologazione e le esigenze di utilizzo di tali dispositivi per finalità di sicurezza stradale”.
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