"Ho imparato da tanti nel corso della mia vita. Ora era arrivato il momento di provare a restituire qualcosa agli altri". Gian Paolo Dallara ha scelto queste parole per inaugurare la sua Academy. Una struttura pensata per formare gli ingegneri di domani, sfruttando il know-how e le strutture dell’azienda di Varano de’ Melegari. La Academy, costruita espressamente per volontà dall’ingegnere emiliano, collaborerà con la Muner, la Motorvehicle University of Emilia Romagna. L’obiettivo è quello di creare un ponte diretto dal mondo accademico a quello professionale.
Corsi al via. La data dell’inaugurazione della struttura non è stata per niente casuale. Proprio questa settimana infatti inizieranno i corsi di studio dell’Academy e gli studenti inizieranno a popolare le diverse aule. Chi avrà l’opportunità di studiare e di eccellere nelle aule della Dallara Academy avrà quindi la possibilità di costruirsi un bagaglio di competenze ed esperienze perfette per lavorare nelle dieci aziende della Motor Valley (Hpe, Dallara, Ferrari, Lamborghini, Pagani, Magneti Marelli, Haas, Toro Rosso, Maserati e Ducati). E soprattutto avrà a disposizione opportunità uniche al mondo. Non solo perché, spesso, dietro alla cattedra, siederanno in prima persona gli ingegneri della Dallara. Ma anche perché gli studenti avranno a disposizione alcune delle tecnologie che l’azienda utilizza quotidianamente, a partire dal simulatore, che nessun altro polo universitario può vantare.
Tra aule e laboratori. La Dallara Academy si sviluppa su due piani collegati da un’ampia rampa curva vetrata percorribile a piedi. Al piano terra si trovano gli spazi dedicati all’accoglienza del pubblico ed ai laboratori per le scuole, mentre il primo piano ospita l’area dedicata alla formazione universitaria e l’auditorium. Chi entra nella struttura deve percorrere una rampa espositiva, che ospita le auto fondamentali nella storia dell’Ingegner Dallara prima, e della Dallara poi: dalla Miura all’ X19, dalle vetture Sport nate in collaborazione con la Lancia alle Indycar che corrono negli Stati Uniti, dai prototipi di Le Mans fino alle serie come Formula 3 e Formula E, per arrivare all’ultima nata "Dallara Stradale".
Condivisione prima di tutto. Infine, una curiosità. L’intera struttura, progettata dall’architetto Alfonso Femia, non è circondata da cancelli, muri o inferriate. Una scelta che vuole sottolineare con forza l’importanza della condivisione delle idee, contro qualsiasi tipo di chiusura mentale e culturale. Soltanto in questo modo, secondo la Dallara, si potrà immaginare e gestire la velocita del cambiamento, che domina la nostra era della conoscenza. "Dopo la filiera del lavoro, ora arriva la filiera della conoscenza". E, a nostro avviso, l’Ingegner Dallara non potuto scegliere parole migliori per salutare l’arrivo della sua ultima creazione.
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