Si chiamerà Insight, come il modello del 1999 pioniere della tecnologia ibrida in casa Honda, la concept car (nella foto a fianco) che la Casa giapponese presenterà ufficialmente al Salone di Parigi ai primi di ottobre e che anticipa un modello di serie che andrà in vendita agli inizi del 2009 nei principali mercati europei, Italia inclusa.

L'omaggio del nome non è casuale. Il presidente della Honda Takeo Fukui attribuisce alla nuova vettura ibrida la stessa portata rivoluzionaria della precedente (nella seconda foto): "Questa nuova Insight" ha detto "costituirà una nuova svolta".

Il sistema ibrido (motore a combustione associato a un motore elettrico tra lo stesso propulsore e il cambio) è concettualmente lo stesso dell'attuale Civic Hybrid. Dove sta, dunque, la svolta? Tanto per cominciare nelle dimensioni: la Insight è più piccola della Civic e poco più grande della Jazz, in buona sostanza l'ibrida più compatta che si sia vista finora. Ma a differenza della Insight originaria, una coupé a due posti, quella di oggi è una due volumi a cinque porte in grado di ospitare fino a cinque passeggeri. Insomma, una macchina vera.

Secondariamente, il prezzo. La Honda naturalmente non lo ha ancora comunicato. Ma i suoi dirigenti sostengono che "sarà sensibilmente inferiore rispetto alle ibride oggi disponibili sul mercato". L'obiettivo è di diffondere questa tecnologia tra una fascia di clienti completamente nuova. La Insight, costruita su una piattaforma inedita, richiama alcuni elementi stilistici della FCX Clarity, l'auto a fuel cell venduta sperimentalmente negli Stati Uniti da qualche mese. Le batterie (tradizionali) sono collocate sotto il piano di carico del bagagliaio, per migliorare la distribuzione dei pesi, abbassare il baricentro e ottimizzare lo sfruttamento dello spazio a bordo.