Ci sarà anche la Saab 9-3 station wagon in versione elettrica al Salone di Parigi, insieme a tante altre vetture a basso impatto ambientale. Per la Casa svedese si tratta della prima vera novità, oltre alla 9-5, dopo il passaggio di mano da General Motors al produttore olandese di supercar Spyker.
I prototipi a batterie su strada. Dopo l'esibizione allo stand del Salone di Parigi, 70 esemplari di Saab 9-3 ePower saranno impiegati l'anno prossimo in una serie di test per valutare le opportunità e i problemi della mobilità elettrica. Secondo i dati della Casa, la vettura ha un'autonomia di 200 km ottenuta grazie all'adozione di batterie agli ioni di litio collocate nelle zona dove erano posizionati l'impianto di scarico e il serbatoio del carburante . Il motore elettrico ha una potenza equivalente a 184 CV e consente alla 9-3 ePower di accelerare da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 150 all'ora.
Anche i cinesi provano le "Saab" alla spina. In aprile, al Salone di Pechino, il costruttore Baic (Beijing Automotive Industry) aveva mostrato la C71 EV, una berlina a batterie sviluppata sull'architettura della precedente generazione di Saab 9-5. Clonazione? Macché, stavolta è tutto in regola: i cinesi hanno acquisito dalla Casa madre General Motors (quando Saab era ancora in bilico tra la cessione e la chiusura) i diritti di produzione e le tecnologie della vecchia 9-5 e della 9-3 (che in Cina è stata presentata come C60). D.S.
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