La prima dimostrazione delle nuove ulteriori possibilità di integrazione tecnologica tra Volkswagen e Porsche, dopo che quest'ultima è entrata a tutti gli effetti nella grande famiglia del gruppo di Wolfsburg, non sarà una piccola sportiva due posti derivata dalla concept Volkswagen Blue Sport del 2008, bensì una piccola Suv, quella baby-Cayenne di cui si vocifera da tempo.

Suv in crescita. Lo ha detto a "Quattroruote" Wolfgang Dürheimer, ricerca e sviluppo della Casa di Stoccarda: "Non è ancora stata ufficialmente approvata dal board", ha detto Dürheimer, "ma è assai più probabile che sia il primo prodotto in arrivo. Quello delle Suv è l'unico settore in continua crescita a livello mondiale". Non è difficile immaginare la base tecnica della Suv compatta: come la Cayenne condivide la gran parte della meccanica con la Touareg, così la "baby" sarà realizzata sulla più piccola Tiguan. Se avrà il disco verde dal consiglio di amministrazione potrà arrivare sul mercato nel giro di un paio d'anni.

Il ritorno della 912. Ma le novità in casa Porsche non finiscono qui. È allo studio un motore boxer a quattro cilindri, che potrebbe equipaggiare la prossima generazione della 911, attesa nel 2012. Lo sviluppo del quattro cilindri rientra nella strategia di abbattimento delle emissioni di CO2 che la Porsche sta perseguendo e che prevede anche la ricerca continua per la riduzione del peso delle vetture e lo sviluppo della propulsione ibrida. Sempre la 911 sarà equipaggiata, a richiesta, con un sistema ibrido.

Il problema resta l'autonomia. Subirà un rinvio, invece, l'introduzione sul mercato di una Porsche completamente elettrica, anche se la sperimentazione va avanti. "Stiamo utilizzando l'attuale Boxster per una serie di test con un modulo elettrico in grado di generare circa 300 CV. I risultati in termini di prestazioni sono molto soddisfacenti, ma resta l'ostacolo dell'autonomia limitata. Fino a che non ci sarà un progresso radicale nel campo delle batterie, credo che l'elettrico puro non sia un'opzione interessante per i nostri clienti", ha detto ancora Dürheimer. "Comunque, quando andremo in produzione, l'architettura della Boxster, con il motore centrale, sarebbe l'ideale per l'elettrico".

Da Parigi, Roberto Lo Vecchio