No, Motown non è solo il nomignolo di Detroit, la capitale americana dei motori. Chi ama la musica, quella buona, lo sa bene: negli anni '60 l'etichetta discografica che portava questo nome, scelto oggi dalla Chrysler per una serie limitata della 300, segnò la storia del soul e del rhythm and blues, definendo i contorni di un vero e proprio genere, il "Motown Sound".
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Tutta cromata. La Chrysler 300 Motown Edition si riconosce per le estese cromature che caratterizzano fascioni paraurti, calotte degli specchi, maniglie e griglia anteriore (disegnata dalla Mopar). L'allestimento estetico è completato dai cerchi da 20" lucidati, dai loghi Chrysler di colore nero e dalla dicitura "Motown" applicata sui passaruota anteriori. Quattro le tinte disponibili: Bright White, Gloss Black, Deep Cherry Red e il nuovo Jazz Blue.
L'allestimento interno. Negli interni compaiono inoltre rivestimenti in pelle Nappa Pearl White traforata con cuciture nere in contrasto, mentre per gli inserti di plancia, volante e pannelli portiera è stato scelto il nero piano, abbinato a parti in alluminio satinato e in legno, in tinta Olive Ash.
Cento canzoni in testa. Trattandosi della versione Motown, sul sistema UConnect di bordo sono stati caricati cento brani di artisti della storica label. Il sistema di infotainment comprende un touch screen da 8,4" e l'impianto Beats Audio con dieci speaker, mentre per quanto riguarda la meccanica, la scelta è ricaduta sul 3.6 V6 Pentastar da 296 CV, affiancato dal cambio automatico a otto marce della ZF.
Fabio Sciarra
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