Linee più incise e immagine più dinamica: il cambio di pelle della Tiguan appare evidente già dai primi sketch diffusi dalla Volkswagen, in attesa della presentazione che avverrà all'imminente Salone di Francoforte (15-27 settembre, con le prime due giornate riservate alla stampa). Niente di traumatico, s’intende, nel senso che la Casa di Wolfsburg non vien meno alla sostanziale semplicità formale che ispira un po’ tutta la sua produzione.
Anche a passo lungo e sette posti. In ogni caso, il cambiamento rispetto alla prima generazione della Suv compatta si annuncia piuttosto consistente, al di là delle (contenute) variazioni delle dimensioni: il corpo vettura si allunga di sei centimetri e ne perde tre in altezza. Resta anche la doppia configurazione del frontale, una più “civile”, l’altra dal carattere più “rustico”, concepita per migliorare l’angolo d’attacco e, di conseguenza, le doti di mobilità in fuoristrada. Per altro verso, ad accontentare chi volesse più spazio, in cantiere c’è anche una versione a passo lungo e sette posti (debutto previsto nella primavera 2017).
Motori. Naturalmente, la "Tiguan 2" poggia sull’architettura modulare Mqb, e annuncia un pacchetto motori sensibilmente ampliato rispetto al passato: si parte dai 115 cavalli del turbodiesel di 1.6 litri, si arriva fino ai 240 del due litri biturbo (sempre a gasolio), che ha debuttato sulla Passat. A completare il pacchetto la GTE, con alimentazione ibrida plug-in, forte di 218 CV. In evoluzione anche la trazione integrale 4Motion, ora provvista di quattro modalità di gestione. L’avvio della produzione è in calendario per l’inizio del 2016, la commercializzazione in Italia per il prossimo aprile.
Massimo Nascimbene
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