La Range Rover Velar è la regina indiscussa dello stand Land Rover al Salone di Ginevra 2017. Si tratta di un modello completamente inedito, nato per colmare lo spazio tra la Evoque e la Range Rover Sport e chiamato a introdurre importanti novità di carattere tecnico e stilistico.
Range Rover Velar: eccola al Salone di Ginevra
L'inedita Range Rover Velar. Pur integrando tutti i classici stilemi delle Suv inglesi, la Velar (che deve il suo nome ai prototipi della prima Range) offre qualcosa di nuovo e di più sportiveggiante. Nel frontale sono integrati nuovi gruppi ottici Matrix Led molto sottili e sono state installate maniglie a scomparsa sulle portiere, mentre il passo da 2,87 metri garantisce spazio a bordo e grande capacità di carico (673-1.731 litri). La piccola grande rivoluzione prosegue all'interno, dove fa il suo debutto il sistema di infotainment Touch Pro Duo con doppio schermo e comandi fisici integrati, aprendo così a una nuova interfaccia di controllo. La Velar, che debutterà anche nel ricco allestimento First Edition, sarà proposta con motori benzina da 250 e 380 CV e con quelli diesel da 180, 240 e 300 CV, tutti con cambio automatico otto marce e trazione integrale, offrendo le immancabili qualità di guida in fuoristrada di tutte le Range. Completissima anche la dotazione di sistemi di assistenza alla guida, che include anche sistemi dedicati alla guida con rimorchio.
Land Rover e la Croce Rossa Austriaca danno vita a Project Hero (in inglese)
La Discovery Project Hero per la Croce Rossa. Accanto alla Velar, la Land Rover ha presentato a Ginevra anche la Discovery Project Hero, una concept realizzata dal reparto Jaguar Land Rover Special Vehicle Operations (SVO) che sarà utilizzata in forma sperimentale dalla Croce Rossa austriaca per 12 mesi. Il progetto prende vita dalla collaborazione instaurata dal 1954 tra Land Rover e la International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies (IFRC). Lo scopo è quello di creare un veicolo di soccorso ad alto contenuto tecnologico e per questo è stato adottato un sistema di comunicazione di bordo integrato con un drone. Sul tetto della vettura è presente un inedito sistema magnetico per l'aggancio del drone stesso, consentendo così partenze e atterraggi in movimento per l'esplorazione in tempo reale delle zone a rischio. La vettura utilizzata per questo progetto è una Discovery TD6, modificata anche all'interno per il trasporto delle attrezzature di soccorso e per la ricarica dei dispositivi digitali con prese aggiuntive.
Redazione online
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