Continua lo sviluppo della Piëch Mark Zero, che torna alla ribalta dopo aver completato i test delle sue batterie. I risultati confermerebbero uno dei punti di forza declamati sin dal debutto della maquette al Salone di Ginevra, ovvero che la GT elettrica si ricarica a velocità record: possono bastare 4 minuti e 40 secondi per ripristinare l’80% dell’energia, sufficiente a garantire circa 400 km di autonomia nel ciclo Wltp. Il rifornimento richiederebbe, dunque, un tempo di poco superiore a quello di un’auto tradizionale.
Colonnine e batterie speciali. C’è un “però”. Questi dati presuppongono che la ricarica si effettui dalle colonnine ad alta velocità di Tgood, partner della Piëch nello sviluppo della Mark Zero; un player in espansione, che ad oggi può contare su 210.000 stazioni di ricarica in oltre 300 città della Cina. Appoggiandosi invece su altre reti, come quelle della Siemens o di Abb con un sistema a 400 Volt, la sportiva di Anton Piëch e Rea Stark Rajcic impiega circa otto minuti per ripristinare il medesimo potenziale. Le batterie al litio da 70 kWh, fornite dalla Desten, sono raffreddate solo ad aria perché riescono – a detta della Casa – a contenere molto il surriscaldamento durante le ricariche rapide. E ai progettisti fanno risparmiare peso: il valore dichiarato è di 1.800 chili, per una vettura che è lunga 4,43 metri e larga 1,99.
Tre motori, 600 CV. Non sono note le specifiche tecniche degli accumulatori. Capaci, sulla carta, di spingere l’autonomia fino a circa 500 km, omologati Wltp, e di alimentare sprint e allunghi più che sportivi: le prestazioni parlano di uno 0-100 da 3,3 secondi e di uno 0-200 da 9,3. In gioco ci sono ben 611 CV, frutto dell’azione dei tre motori elettrici, uno anteriore e due posteriori. Quelle al retrotreno sono unità indipendenti e agiscono ciascuna su una ruota.
La famiglia si allarga. Prima di vedere la Mark Zero su strada ci vorrà del tempo. L’uscita è prevista tra tre anni, a un prezzo stimato attorno ai 150.000 euro. E mentre il progetto va avanti, parallelamente ne nascono altri. La Piëch Automotive ha diffuso le ricostruzioni grafiche delle piattaforme di due nuovi modelli: una grande Suv e una coupé a quattro porte di medie dimensioni.
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