La Pura debutta alla Biennale di Firenze
Pura. È questo il nome dell'ultima evoluzione della Evantra, una supercar "su misura" costruita dall'italiana Automobili Mazzanti. Pura perché punta a una purezza di guida quasi d'altri tempi, proponendo prestazioni elevatissime in un pacchetto da peso piuma. La sportiva di Pontedera, infatti, ferma l'ago della bilancia a soli 1.280 kg, nonostante dietro l'abitacolo sia presente un V8 biturbo di 6.2 litri. Ne verranno realizzati solo cinque esemplari ogni anno, tutti frutto di un lungo processo di personalizzazione.
Oltre 360 km/h di velocità massima. Disegnata, progettata e assemblata in Toscana, la Evantra Pura può contare su una potenza massima di 761 CV erogati a 6.300 giri/min e una coppia di 910 Nm disponibile a 4.300 giri/min. A gestire l'esuberanza dell'otto cilindri è presente una trasmissione a sette rapporti che, nella scheda tecnica, il costruttore definisce "manuale": i paddle al volante e l'assenza di una leva del cambio fanno però pensare a un sistema automatico o sequenziale. Per lo 0-100 km/h bastano 2,9 secondi, mentre la velocità massima è superiore ai 360 km/h.
Debutto alla Biennale di Firenze. Le sue dimensioni compatte (è lunga 4.325 mm, solo 3 cm più di una Golf) sono pensate per garantire un'elevata agilità anche nella guida su strada: la Mazzanti, infatti, ha affinato il setup della Evantra per renderla fruibile anche al di fuori dei circuiti. Ed è proprio fuori dall'ambiente racing che la Pura ha fatto il suo debutto: il primo esemplare è stato esposto alla tredicesima Biennale di Firenze con una particolare livrea Mustard Yellow (realizzata tramite wrapping) ispirata alla tradizione etrusca. Il nome Evantra, infatti, riprende quello della dea dell'immortalità, disegnata anche sul cofano anteriore della Pura.
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