La “T” nel nome si può leggere "tuttofare" oppure “tempo libero”. Se ne avete, magari da dedicare a hobby e sport che richiedono attrezzature ingombranti, la Classe T potrebbe fare al caso vostro: una Mercedes atipica, che mette la praticità in cima alla sua scala dei valori e si offre a un prezzo d’attacco sotto i 30 mila euro per la T 160 a benzina con cambio manuale) quasi aggressivo per gli standard del marchio. Lunga 4,5 metri e a cinque posti (ma arriverà pure una variante a sette), questa Mpv potrebbe anche essere l’auto di chi riempie la giornata accompagnando bambini a scuola, in piscina, a calcio, ovunque. Un vero e proprio lavoro che richiede un mezzo pronto a tutto e abituato alla fatica: infatti la T condivide la base con la Renault Kangoo ed è prodotta a Maubeuge (Francia) insieme ad altri veicoli commerciali dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Poi, certo, il vestito è disegnato e cucito a Stoccarda e questo fa una certa differenza. In vendita a partire dalla prossima estate, il van si può avere con motori a gasolio o a benzina, anche automatico. Non ancora elettrificato: la variante a batteria EQT si aggiungerà prossimamente.
Com’è. L’allestimento di serie della Classe T comprende, tra le varie dotazioni, i cerchi da 16’’, l'infotainment Mbux con touchscreen da 7", il volante multifunzione con pulsanti a sfioramento, il keyless, la strumentazione a colori, il sedile lato guida regolabile in altezza e l’illuminazione a Led dell’abitacolo. Il bracciolo centrale è rivestito di tessuto sintetico Artico, di colore nero, mentre sui braccioli e sui pannelli delle porte anteriori c’è il Neotex, un materiale già visto sui modelli della gamma EQ. In generale, la zona intorno al posto guida denota una certa cura del dettaglio. Nei punti più nascosti e in seconda fila, invece, emergono le economie (plastica grezza a vista, superfici dure, comandi non rifiniti) tipiche di questi mezzi di estrazione commerciale e frutto di sinergie con marchi generalisti.

Style o progressive. Sopra all’offerta base, la Mercedes ha previsto due possibili configurazioni: una più sportiva e l’altra più elegante. La prima (Style) propone i finestrini oscurati, le sedute foderate di tessuto sintetico e microfibra nera con doppia cucitura, gli elementi decorativi colore nero lucido (ma anche giallo, a richiesta) su porte e consolle centrale, il sedile lato guida con supporto lombare e, sugli schienali, tavolini ripiegabili a beneficio dei passeggeri in seconda fila. La Classe T Progressive, più raffinata, si riconosce invece dalla presenza dei fari a Led High Performance, di cerchi da 16” con disegno a dieci razze, della modanatura cromata sul portellone posteriore e di un equipaggiamento che include: rivestimenti di Neotex, sedili foderati di tessuto sintetico Artico e alzacristalli sulle porte scorrevoli. Oltre a queste due linee di equipaggiamento, per completare la dotazione della vettura ci sono poi otto pacchetti optional, cerchi da 17’’ e i mancorrenti che si trasformano in portapacchi. Per l'Italia sono previsti tre livelli di allestimento, Executive, Sport e Premium, i cui dettagli e prezzi verranno comunicati prossimamente.

Nasce versatile. Più che il catalogo, però, in questo caso contano i numeri. A partire da quelli degli ingombri: 4,5 metri di lunghezza per 1,86 di larghezza e 1,81 di altezza (senza mancorrenti), che collocano l’auto nella parte bassa della fascia media. Il volume di carico disponibile (dichiarato) va da 520 a 2.127 litri e gli interni sono cosparsi di pozzetti e ripostigli più o meno grandi, compreso uno scomparto ricavato nella parte alta, sopra la testa di guidatore e passeggero anteriore, per stivare la minuteria. Un ulteriore vano, posizionato subito sopra alla strumentazione, si può aggiungere in opzione. Al bagagliaio si accede attraverso un portellone classico (senza apertura automatica) o una porta posteriore a battente bipartita con apertura di 90 o 180 gradi: la soglia di carico è a quota 56 centimetri. La cappelliera (pieghevole) si può regolare su tre posizioni, ma farla scorrere nelle guide non è stata un’operazione semplice, con l’esemplare che abbiamo visto dal vivo. Per i passeggeri, invece, ci sono porte scorrevoli con apertura piuttosto ampia (61 cm in larghezza per 106 in altezza) dalle quali è agevole sia entrare che uscire. Dei cinque posti disponibili in abitacolo, poi, fino a quattro possono ospitare dei seggiolini.

I propulsori. Nel cofano sono previsti solo motori a quattro cilindri, a gasolio o a benzina. La gamma diesel apre con la T 160 d da 95 cavalli e 260 Nm, disponibile con cambio manuale a sei marce (consumi da 5,3 a 5,6 l/100 km ed emissioni di CO2 di 138-146 g/km) o 7G-DCT (5,5-5,9 l/100 km ed emissioni di 144-154 g/km). La doppia scelta per la trasmissione si ripropone anche con la variante T 180 d da 116 cavalli e 270 Nm, che col manuale dichiara 5,6-5,9 l/100 km alla voce consumi e 147-154 g/km nelle emissioni, e col doppia frizione 5,5-5,9 l/100 km e 144-154 g/km. La diesel più potente ha anche un boost temporaneo di potenza che porta il picco del motore a 121 CV. Sul fronte benzina, si può avere la T 160 (solo manuale) con un milletre da 102 cavalli e 200 Nm (6,7-7,2 l/100 km e 153-162 g/km di CO2) oppure la T 180 da 131 CV e 240 Nm, con cambio a sei marce o 7G-DCT: in questo caso i consumi sono di 6,7-7,1 o 6,6-7,3 l/100 km a seconda della versione, e le emissioni di 151-161 o 150-165 grammi di CO2 al kilometro.

Capitolo Adas. Per quanto riguarda gli aiuti alla guida, la dotazione standard annovera l’assistenza alla partenza in salita e in presenza di vento laterale, il monitoraggio della stanchezza del guidatore, la frenata automatica con assistenza negli incroci, l’antisbandamento attivo (dai 70 km/h in su), il Blind spot assist e il lettore dei limiti di velocità. A richiesta (singolarmente o in pacchetti optional) si possono avere anche il cruise adattivo Distronic, il sistema di assistenza allo sterzo attivo, la retrocamera, il Parktronic e la stabilizzazione del rimorchio.
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