Una cabrio 4x4 "quattro stagioni" e con quattro posti comodi. Grazie al successo delle Evoque berlina e coupé, lanciate nel 2012 nel pieno del boom delle Suv di lusso, e all'interesse ottenuto dalla concept "convertible", arriva su strada un'inedita e quasi provocatoria versione della Evoque, che ha davvero pochi precedenti. Da una parte la Range Rover anni 80 trasformata da alcuni carrozzieri in cabriolet, ma non ufficiale, dall'altra la poco fortunata Nissan Murano cabrio, venduta negli Usa. La Evoque, prezzo a parte, ha tutte le carte in regola per farcela. Innanzitutto il design di Gerry McGovern "regge" e convince anche con la carrozzeria "tagliata", seppure un po' meno quando la capote è chiusa. E poi resta a tutti gli effetti una vera Range.
Come va. Abbiamo provato la 2.0 turbodiesel da 180 CV, stesso motore apprezzato sulle berline Jaguar, abbinato all'ottimo automatico a nove marce della ZF. Su strada conferma le buone doti della coupé, nonostante il peso aumentato di circa 200 kg, che la porta vicino alla soglia delle due tonnellate. La Evoque cabrio è agile e maneggevole, scattante e sempre morbida e piacevole in ogni situazione. Con la manopola del cambio in S si può cambiare manualmente con i paddle al volante, ma anche in D si fa guidare con soddisfazione. La capote a cinque strati insonorizza l'abitacolo quasi come sulla berlina, ma è aprendola - elettricamente in una ventina di secondi fino a 50 km/h - che si apprezza il buon lavoro dei progettisti Land Rover. In pratica si viaggia ai limiti autostradali senza problemi, naturalmente con i vetri laterali alzati e il frangivento sui sedili dietro. In quattro, meglio accontentarsi di andature più tranquille oppure chiudere la capote. A parte qualche difficoltà nell'accessibilità, dietro due adulti stanno comodi. In mezzo a loro si può abbassare l'appoggiabraccio, che dietro nasconde la pratica botola per gli sci, utile se si pratica questo sport, non potendo montare i portasci sul tetto.
E così arriviamo alla neve. Abbiamo provato l'Evoque cabrio in anteprima sulle strade di Courchevel, sulle Alpi francesi, per apprezzarne la dinamicità sui tornanti e poi, ancora di più, le sue doti off-road su speciali percorsi sulla neve, con diversi ostacoli. La trazione integrale e il sistema torque vectoring by braking (che frena le ruote che perdono aderenza trasferendo la coppia a quelle con presa), assieme naturalmente a pneumatici invernali (da 20"), consentono di muoversi con grande sicurezza. La solidità e rigidezza mantenuta dalla cabrio è poi dimostrata nel twist: con l'auto sottoposta a torsione laterale e una ruota sollevata, si riesce ad aprire e chiudere la capote perfettamente. L'Evoque cabrio arriverà a giugno, con prezzi a partire da 53.400 euro. Rispetto alla coupé, costa circa 5-6.000 euro in più. Quanto al bagagliaio, la cabrio perde per forza di cose il portellone posteriore, dovendosi accontentare di uno sportellino basso, ma mantiene una discreta capienza: 251 litri, abbastanza per un paio di valigie e qualche borsa non rigida.
Andrea Sansovini
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