L'evoluzione della terza generazione della Twingo non poggia tanto sul maquillage - la rinfrescata all'estetica ha interessato le sovrastrutture della carrozzeria e dotato la citycar sia della firma luminosa tipica delle Renault più robuste, sia di un assetto ribassato di 10 mm - quanto su alcune novità che non balzano subito all’occhio. Infatti, la francesina arriva alla nuova edizione portando al debutto, ancora prima della Clio, un sistema d’infotainment avanzato e una famiglia di motori rivisitata per rispettare l’attuale normativa sulle emissioni.
Motori aggiornati. L’obiettivo è stato raggiunto sia aggiornando il tre cilindri sovralimentato da 900 cc e 90 CV della versione top di gamma, che ora arriva a 93 CV, sia mandando in pensione il mille della Twingo entry level. Al suo posto, ora c’è un motore apparentemente uguale ma proveniente da una famiglia differente, la B: la stessa impiegata da alcune Dacia, che mette in campo 65 CV anziché 69 e 95 Nm di coppia anziché 91. Il benzina più potente equipaggia la Twingo TCe 95, che è disponibile anche con il cambio a doppia frizione a sei marce, mentre la seconda unità è montata sulla SCe 65, che può contare solo su una trasmissione manuale a cinque rapporti.
Carattere mite. La Twingo SCe 65, pur essendo meno potente della precedente da 69 CV, offre prestazioni analoghe, poiché tocca i 151 km all’ora e impiega 15,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h: secondo la Casa, il consumo è pari a 22,7 km/l. Il tre cilindri non sorprende per la prontezza di risposta ai bassi regimi, mentre offre un certo brio a partire dai 4 mila giri. In sostanza, il motore della SCe 65 non ha un carattere molto diverso da quello della 70: nel traffico intenso della capitale (in cui si apprezza la buona manovrabilità del cambio) e dopo una breve escursione sul GRA, il computer di bordo ha riportato una percorrenza di 13,7 chilometri con un litro.
Maneggevolezza al top. Guidare la Twingo in città rimane il modo migliore per apprezzare la sua indole urbana. Il ridotto raggio di sterzata e la lunghezza di 3,61 metri garantiscono una maneggevolezza che le consente di intrufolarsi agilmente nel traffico e di parcheggiare senza fatica anche in spazi angusti. Con i cerchi di serie da 15”, il confort non sembra penalizzato: l'assetto, peraltro, non è molto morbido, ma considerando lo stato di alcuni tratti delle strade capitoline, la Twingo ha incassato dignitosamente anche delle irregolarità molto marcate.

Più funzionalità. Il restyling della Twingo coinvolge anche l’abitacolo proponendo nuovi abbinamenti cromatici, ma le novità si percepiscono soprattutto nelle soluzioni che avvantaggiano la funzionalità: come i nuovi vani portaoggetti, oppure la consolle centrale, ridisegnata, che ospita anche due prese Usb facilmente accessibili. Tuttavia, è il sistema multimediale EasyLink di ultima generazione, di serie su quasi tutte le varianti, a rendere la Twingo più moderna. Si avvale di uno schermo touch da 7”, è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, può replicare sullo schermo le app (come Google Maps per la navigazione e altre per la musica) e offre un’interazione semplice e immediata.
Non solo a benzina. La nuova Twingo è in vendita a prezzi che vanno da 11.450 a 15.850 euro negli allestimenti Duel, riservato però solo alla SCe 65, Duel2 e Intens. A questo gruppo si aggiunge a listino una versione pre-restyling: la TCe 90 GPL Generation, proposta a 12.450 euro e commercializzata almeno sino all’inizio del 2020.
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