Se foste (felici) proprietari di una Cupra Ateca e vi venisse offerta la possibilità di scegliere alcuni upgrade, su cosa puntereste? Probabilmente, molti di voi comincerebbero dai cerchi: i 20”, considerata la presenza scenica, non guasterebbero. Poi, qualcuno desidererebbe uno scarico dal sound più gratificante rispetto all'originale e, per finire, altri ancora aumenterebbero le prestazioni dell'impianto frenante. Sarete contenti di sapere che ai piani alti della Cupra devono aver fatto lo stesso ragionamento: a gennaio arriverà infatti su strada (in 1.999 esemplari per la precisione, di cui una quarantina destinati all'Italia) la Cupra Ateca Limited Edition, arricchita di tutto punto per sedurre chi vuole qualcosa in più. Il prezzo, però, non è stato ancora comunicato.

Carbonio e rame. Già che c'erano, in Cupra hanno anche aggiunto diversi dettagli in fibra di carbonio, sia dentro (inserti in plancia) sia fuori (calotte specchi, spoiler posteriore). I sedili anteriori, con la seduta d'Alcantara blu petrolio, sono più contenitivi e hanno il poggiatesta integrato. Dai cerchi bicolore da 20”, gommati Pirelli PZero, occhieggiano nuove pinze Brembo, che mordono dischi da 370 mm all'anteriore (340 sulla Cupra Ateca “liscia”). Ciliegina sulla torta, le quattro uscite dello scarico Akrapovic di titanio che fanno capolino dal paraurti. Il tutto può essere condito con il nuovo grigio Graphene, per un gioco di contrasti con i dettagli color rame che punteggiano la carrozzeria.

Prova speciale. Una strada tutta curve, asfalto perfetto e per di più chiusa al traffico. Qui, la Cupra Ateca Limited Edition mostra di reggere senza problemi un passo decisamente spedito. Situazione in cui non ci si mette molto a capire che i cerchi da 20” non sono solo una scelta di stile, perché contribuiscono a conferire una maggiore reattività alla vettura. Infine, lo sterzo: se guidando con tranquillità il comando, per qualcuno, può essere fin troppo pronto, sui due chilometri di prova speciale la rapidità di ingresso risulta apprezzabile. Così come il (grande) lavoro degli ammortizzatori adattivi, costretti spesso agli straordinari per gestire i 1.615 kg della Suv spagnola nei veloci cambi di direzione. Nessun problema quando bisogna frenare, con i Brembo che garantiscono decelerazioni sempre pronte e una risposta al pedale davvero niente male.

L'importanza del suono. Un consiglio: per apprezzare nitidamente la timbrica più ricca dell'Akrapovic tenete giù il finestrino di almeno due dita. Non aspettatevi, comunque, un vocione baritonale, perché l'impianto sloveno si produce al meglio in rilascio, con notevoli scoppiettii. Motivo per cui mi sono spesso ritrovato a giocare con i paddle del Dsg a sette marce senza una ragione ben precisa, ma per pura soddisfazione sonora. Scoprendo che il passaggio a marce inferiori è più veloce rispetto alla salita. Nessuna novità per quanto riguarda il motore, con i 300 CV del 2.0 TSI (400 Nm fra i 2.000 e i 2.500 giri/min) che supportano sempre degnamente l'handling di questa Ateca al peperoncino, specie se si sceglie l'aggressiva modalità Cupra. Per scoprire, volendo, cosa si prova a toccare i 247 km/h, superando i 100 dopo 4,9 secondi.
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