Non fatevi trarre in inganno dal nome, né dalle sue forme da mini Suv, con i cerchi da 18 pollici diamantati e i passaruota di plastica nera: la nuova Aygo X non è disponibile con la trazione integrale, come la Fiat Panda o la Suzuki Ignis. Il fatto che sia una Toyota, poi, non vuol dire che debba essere ibrida. La piccola city-Suv conta su un collaudato 1.0 tre cilindri aspirato a benzina (Euro 6d) da 72 cavalli e 93 Nm di coppia. Di assi da giocare, però, la nuova arrivata ne ha tanti, a cominciare dagli assistenti alla guida ripresi dalle sorelle più grandi Yaris e Yaris Cross.
Toyota Aygo X: trendy e ben dotata, è la "resistenza" delle citycar
Safety first. Anche la Aygo X beneficia infatti di quello che in Toyota chiamano Safety Sense 2.5. Un pacchetto che raggruppa il sistema pre-collisione con frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni e ciclisti (quest'ultimo solo diurno), regolatore di velocità attivo, mantenimento corsia e assistenza alle sterzate d’emergenza. Di livello pure l’infotainment, il Toyota Touch 3 che troneggia a centro plancia: con uno schermo da 9" (le versioni base adottano un 7”), è sempre connesso alla rete e fornisce informazioni in tempo reale sul traffico. Si aggiunge anche la connettività senza cavo ai telefoni Apple o Android, sempre una gran comodità, al pari della ricarica wireless con l’apposito ripiano a induzione. C’è poi l’impianto hi-fi firmato Jbl, composto da un set di quattro altoparlanti accoppiato a un amplificatore da ben 300 W e un grande subwoofer da 200 mm sistemato nel bagagliaio.
Come la Panda. Dal posto guida, rialzato di circa 5 cm rispetto alla precedente Aygo, la sensazione che qualcosa sia cambiato si nota davvero. Con una lunghezza di 3,70 metri (ha raggiunto la Panda), la nuova Aygo X è cresciuta di circa 23 cm rispetto alla precedente, mentre il passo è aumentato di 9 cm. Non è solo una questione di numeri, la percezione che ci sia più agio in tutte le direzioni è tangibile soprattutto a livello dei gomiti e delle spalle. Si nota anche un abitacolo rifinito con una certa cura. Certo, la plastica rigida domina, ma è la prassi anche per la concorrenza; retaggio della serie precedente, invece, sono i finestrini posteriori apribili a compasso.

Tra le mani il volante della Yaris. Mi sistemo a bordo, su un sedile comodo e ben profilato, con il poggiatesta integrato. La posizione di guida si trova rapidamente, ma ci si deve adattare perché le regolazioni sono quelle strettamente necessarie. Niente male, invece, ritrovarsi tra le mani il volante della Yaris, decisamente al passo con i tempi per design e funzionalità. Nuova pure la strumentazione, più completa grazie allo schermo a colori al centro del tachimetro analogico. Belle notizie anche alla voce baule che ha guadagnato una sessantina di litri: in tutto, i dichiarati sono 231.
Agile nel traffico. Quello che più conta su una cittadina, però, è che faccia bene il suo dovere nella vita quotidiana: deve poter girare in un fazzoletto ed essere poco affaticante in mezzo al traffico dell’ora di punta. Ecco che allora tornano utili il diametro di sterzata di appena 4,7 metri, la leggerezza dello sterzo e il cambio automatico (optional), che solleva dal pensiero di dover interagire con il pedale della frizione. Nella fattispecie, si tratta di una trasmissione a variazione continua, fluida nel funzionamento, che ben si sposa con il carattere pacato della Aygo X: lo scatta da 0 a 100 km/h si chiude, infatti, in poco meno di 16 secondi. Numeri a parte, il tre cilindri non è certo seduto e, complice il peso ridotto dell’auto (1.040 kg in ordine di marcia), offre spunti interessanti nei brevi scatti al semaforo. Insistendo sul gas, il cambio Cvt, che di per sé tende a far salire velocemente la lancetta del contagiri, non aiuta a limitare la timbrica metallica del tre cilindri, ben percepibile in abitacolo.

Uno stile che piace. Terminato questo breve primo contatto, mi fermo a osservare l'AygoX qualche istante nel parcheggio. Devo ammettere che la piccola utilitaria giapponese sa come farsi notare. Sarà per le carreggiate ben definite, gli sbalzi ridotti o per la grande bocca sotto i fari a Led anteriori e, perché no, per il bicolore proposto per la carrozzeria: fatto sta che questa citycar risulta molto gradevole e moderna. Insomma, se è vero che ormai l’offerta di segmento A si conta sulle dita di una mano (costi alti di produzione e bassi ricavi, dicono i costruttori), è anche vero che la nuova Aygo X ha tutte le carte in regola per ritagliarsi la sua fetta di clientela che, nel nostro Paese, è molto legata alla Panda.
Quanto costa? Per chiudere, la gamma e i prezzi. Tre gli allestimenti: Active, Trend, Lounge, a cui si aggiunge l'edizione di lancio Limited, disponibile solo per pochi mesi. I prezzi partono da 16.500 euro, ma la Toyota ha previsto uno sconto di 3.000 euro in caso di permuta o rottamazione. Il sovrapprezzo per le versioni Air (ovvero con il tetto apribile di tela) è di 1.000 euro, mentre il cambio automatico, a fronte di un prezzo di 1.200 euro, nella fase di lancio verrà offerto a 1.000 euro. L’arrivo è previsto per aprile 2022.
Il listino completo della Toyota Aygo X
Aygo X 1.0 Active 16.500 euro
Aygo X 1.0 Active S-Cvt 17.700 euro
Aygo X 1.0 Trend 18.000 euro
Aygo X 1.0 Trend S-Cvt 19.200 euro
Aygo X 1.0 Lounge 19.500 euro
Aygo X 1.0 Lounge S-Cvt 20.700 euro
Aygo X 1.0 Limited 20.500 euro
Aygo X 1.0 Limited S-Cvt 21.700 euro
Aygo X 1.0 Trend Air 19.000 euro
Aygo X 1.0 Trend Air S-Cvt 20.200 euro
Aygo X 1.0 Lounge Air 20.500 euro
Aygo X 1.0 Lounge Air S-Cvt 21.700 euro
Aygo X 1.0 Limited Air 21.500 euro
Aygo X 1.0 Limited Air S-Cvt 22.700 euro
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