L'avevamo salutata verso il finire degli anni 90 con un fisico da fuoristrada dura e pura e adesso la ritroviamo Suv fatta e finita. Però aspettate a formulare giudizi affrettati: la Opel Frontera ha molte frecce al suo arco. Una di queste è senza dubbio il prezzo: dai 24.500 ai 28.000 euro per l’ibrida benzina, da 29.900 a 31.900 per l’elettrica. Con due allestimenti (Edition e GS) e consegne a partire dalla primavera.
Lamiera sexy. Nata sulla piattaforma della Citroën C3 Aircross (la stessa della Grande Panda, che però è più corta), la Frontera misura 4,39 metri da un paraurti all’altro. Ha una presenza fisica importante, la Frontera, alleggerita da spunti interessanti. Personalmente, ci vedo qualche tratto da Land Rover nella zona posteriore, e mi piace molto l’idea dei cerchi di lamiera bianchi, con coppa copribulloni in plastica nera (optional sull’allestimento base Edition) e il tetto che segue, sempre in bianco. Per un look basico, non povero. Con un certo stile.
Primo Contatto: Opel Frontera
Spazio e semplicità. Apri la porta e il concetto di cui sopra prende forza. La chiave d'avviamento è classica, di quelle da inserire nel blocchetto e ruotare. Non ci sono maxischermi (10 i pollici del quadro strumenti e dell’infotainment) e le grafiche dei monitor sono semplici, come i menù. Però ci vuol poco per prendere confidenza con i comandi. Ci sono Android Auto e Apple CarPlay senza cavo, la piattaforma wireless e sedili anteriori (sulla ricca GS) con la seduta dotata di incavo per alleviare la pressione sul coccige. L’abitabilità? Dietro c’è spazio abbondante per le gambe, mentre il bagagliaio vanta una capienza di 460 litri dichiarati, e il pavimento regolabile. Mancano il divano scorrevole e le bocchette per chi siede dietro. I due sedili in ultima fila (900 euro, disponibili solo sulla GS hybrid) vanno bene per brevi tragitti, meglio ancora se si tratta di bimbi o ragazzi. E, quando ci sono, rubano un bel po' di spazio nel vano di carico.
Forza ibrido. Se Frontera ibrida dev’essere, il consiglio è quello di buttarsi sulla più potente, con l'1.2 turbobenzina elettrificato da 136 CV e cambio doppia frizione a sei rapporti: la verve è convincente e l’interazione fra la parte elettrica e il tre cilindri priva di insormontabili dissidi. Così, fra l’altro, i consumi possono facilmente stare tra i 5 e i 6 l/100 km (da computer di bordo). Pare piuttosto curata pure la risposta delle sospensioni, nonostante il semplice schema a ruote interconnesse dietro (e l'asfalto spagnolo, pressoché perfetto). Composta su una gran varietà di percorsi, la Frontera è ben piantata a terra e infonde soprattutto sicurezza: ciò di cui c'è bisogno su un mezzo così.
Anche elettrica. I 114 cavalli del powertrain 100% a batteria non sono sveglissimi, ma la fluidità è assicurata. Con la batteria da 44 kWh netti, si dovrebbero percorrere, secondo la Opel, 305 km con un pieno d’energia. Una versione con 400 km di range è attesa per l'anno prossimo. Il caricatore di bordo è solo da 7 kW: quello da 11 va ordinato a parte (400 euro). Alle colonnine HPC, la Frontera accetta fino a 100 kW, per un 20-80% da circa 25 minuti. Avete già capito quale è, almeno per ora e per noi, la Frontera più interessante.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it