Senza entrare nel merito dell'incidente che l'altra notte è costato la vita a Francesco Trussardi, le cui modalità non ci sono note nei dettagli, quanto accaduto si presta a considerazioni di carattere generale.
L'esito drammatico di un incidente non si può sempre imputare esclusivamente alla velocità eccessiva dell'auto. Ad aggravare tante uscite di strada c'è lo stato della rete viaria, con ostacoli pericolosi quali pali, alberi, spigoli di muri, cuspidi di guardrail o di "new jersey", che non sono protetti come e quanto le moderne tecnologie e conoscenze consentirebbero. Un esempio, su tutti, in questo senso, è costituito dalla morte di "Lady D" a Parigi (ce ne occupammo su "Quattroruote" del novembre 1997) dopo l'impatto della vettura su cui viaggiava contro un pilastro di cemento di un tunnel non protetto da un guardrail. Oggi, come allora, fra l'altro, le immagini non rendono un'idea adeguata delle deformazioni subite dalle vetture: per consentire soccorsi più agevoli è stato infatti segato il tetto sia della Mercedes "classe S" della principessa sia della Ferrari "360 Modena" di Trussardi.
Fermo restando che l'Esp non potrebbe comunque fare miracoli quando si superano i limiti di aderenza fra pneumatici e strada, se tutte le vetture fossero equipaggiate con il controllo elettronico della stabilità si eviterebbero un buon numero di pericolose sbandate o, quanto meno, aumenterebbero le possibilità che il guidatore ha di controllarle, in virtù di reazioni meno rapide e violente della vettura.
L'urto laterale è la tipologia d'incidente di gran lunga più pericolosa, in particolare quando l'impatto avviene contro un ostacolo stretto e indeformabile, quale un lampione o un albero. Nonostante i progressi che hanno migliorato la struttura delle vetture e lo sviluppo di nuovi airbag, questi urti sono - e continueranno a essere - rischiosissimi per gli occupanti delle auto (siano esse spider, berline piccole o grandi, monovolume o fuoristrada). Contrariamente a quanto avviene negli urti frontali, non esistono adeguati spazi di deformazione fra fiancata e occupanti.
In questo sta il tragico destino che ha accomunato Nicola Trussardi e il figlio Francesco: per una terribile coincidenza, entrambi sono stati protagonisti e vittime di sbandate con paurosi urti laterali. In cui sicuramente ha giocato la velocità, ma soprattutto ha influito il tipo d'impatto sulla vettura.