Sono tre milioni gli ultrasettantenni italiani patentati, ma la metà di essi ha buone probabilità di venire coinvolto in un incidente con una percentuale sedici volte maggiore rispetto agli adulti di età inferiore. E le cronache richiamano spesso casi di sinistri – soprattutto causati dalla marcia in senso inverso, errore frequente sulle autostrade – di ottuagenari resisi protagonisti di gravi incidenti dalle dinamiche a volte assurde, come quella che lo scorso agosto ha visto protagonista un uomo di 101 anni di Los Angeles colpevole di aver investito undici persone, di cui quattro bambini.
Lo studio della Sigg. La ricerca presentata al Congresso della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) a Milano mette in evidenza dati inquietanti: ogni anno circa mille anziani muoiono al volante della loro auto, ovvero almeno tre al giorno, di cui il 40% ha più di 75 anni. Lo studio, svolto dalle università Milano-Bicocca e Roma-Tor Vergata su pazienti in riabilitazione presso la Casa di Cura Ancelle di Cremona, ha analizzato le funzioni cognitive e lo stato funzionale di un campione di ultrasettantenni, rilevando che il 50% degli over-70 ha deficit nelle funzioni esecutive e riflessi inadeguati, il 25% qualche deficit di attenzione che tuttavia pregiudica la guida sicura, uno su sei ha qualche carenza visiva, e uno su dieci consuma troppo alcol. Dalla ricerca emerge anche che solo il 62% degli anziani intervistati guida nel traffico, e che uno su cinque percorre in media meno di 40 chilometri a settimana. In pratica chi è più avanti negli anni utilizza sì l'auto, ma solo per brevi tratti e poche volte alla settimana. Gli esperti geriatri chiedono che il rinnovo della patente preveda controlli più rigorosi di quelli attuali, che si limitano solo a un controllo di vista e udito. E poi è bene prestare attenzione ai farmaci che vengono assunti in grado, a volte, di modificare i tempi di reazione e la percezione in genere.
Rinnovo della patente. Sostengono sempre i medici, la visita per il rinnovo della patente deve includere obbligatoriamente la valutazione dello stato cognitivo da parte di uno specialista, geriatra o neurologo, o che abbia fatto corsi specialistici presso istituzioni qualificate. Test che devono proseguire anche sulla strada proprio per verificare sul campo il grado di reattività dell'anziano. In Italia, secondo il decreto semplificazione dello scorso febbraio, gli ultraottantenni hanno l'obbligo di sottoporsi a visita da un medico Asl ogni due anni per accertare i requisiti fisici e psichici. Lo specialista, poi, ha la possibilità, se ha dubbi sullo stato di salute del nonno guidatore, di rinviarlo ad una commissione medica locale.
Silvio Campione
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