Il decreto “emergenza”, varato dal Governo per far fronte alle necessità derivanti dal crollo del Ponte Morandi, a Genova, ha previsto, oltre a provvedimenti di sostegno per la città ligure (ma anche per altre zone colpite di recente da disastri, come Ischia e il Centro Italia), la creazione di una nuova Agenzia, deputata a vegliare sulla sicurezza delle infrastrutture e operativa a partire dal 1° dicembre.
Ampie competenze. L’Ansfisa, come si chiamerà l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, assorbirà l’agenzia attuale, il cui ruolo era limitato alle ferrovie, e avrà un organico rinforzato con l’assunzione di 200 nuovi tecnici. Il suo compito sarà redigere piani nazionali per l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture, da aggiornare con cadenza biennale; a questo si aggiungerà il controllo sull’esecuzione dei lavori e della manutenzione da parte degli enti proprietari dei manufatti e l’erogazione di eventuali sanzioni. Competenze che, in parte, finiranno per esautorare le funzioni di controllo finora affidate alla Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali interna al ministero delle Infrastrutture, da qualche anno subentrata in questo ruolo all’Anas.
Banca dati delle infrastrutture. Il Governo, inoltre, come anticipato subito dopo la tragedia di Genova, intende istituire una banca dati delle infrastrutture, così da agevolarne il monitoraggio anche mediante l’installazione di sensori sui manufatti di maggiore importanza; altre assunzioni, soprattutto di tecnici, sono previste a questo scopo. All’Autorità dei trasporti, infine, verranno dati maggiori poteri in materia di regolazione tariffaria sulle concessioni vigenti e future.
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