Li avrete notati ormai in moltissime città italiane: sono i negozi che propongono prodotti a base della cosiddetta cannabis light, ovvero la cannabis contenente una percentuale ridotta di Thc, la sostanza psicoattiva che determina lo "sballo" in chi assume prodotti ad alta concentrazione. Ma siamo sicuri che la cannabis light (con valori di Thc legali, compresi tra lo 0,2 e lo 0,6%) sia ininfluente per la sicurezza di chi si mette al volante? Per capirlo, Quattroruote ha organizzato dei test sulla propria pista di Vairano.
Che effetto fa guidare con la Cannabis Light?
Le prove. Acquistati i prodotti in incognito, abbiamo chiesto alla redazione de Il Cucchiaio d’Argento, storico brand della nostra casa editrice, di utilizzarli per confezionare alcuni dolci. Tre volontari, sotto controllo medico, prima e dopo averli mangiati (e aver assunto alcune bevande contenenti le stesse sostanze), hanno affrontato alcune prove in pista, studiate per verificare i tempi di reazione e l’abilità nella guida. Sul numero di novembre, in edicola dal 26 ottobre, vi raccontiamo dei "falsi allarmi" (azionamenti del pedale del freno in assenza dello stimolo visivo), come degli aumenti del tempo di reazione. E di altri effetti potenzialmente pericolosi.
Gli esperti. A parte questi risultati, va sottolineato come gli esperti (in particolare, quelli dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, interpellati da Quattroruote) denuncino la scarsa conoscenza attuale dei possibili effetti della cannabis light, in assenza di studi approfonditi, soprattutto in caso di assunzioni massicce o prolungate nel tempo. Un pericolo in più che ne sconsiglia l’uso, anche nel rispetto dei termini di legge.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it