La McLaren torna a dettare legge a Monza. Dopo una prima sessione senza colpi di scena, in cui la Ferrari si era presa le prime due posizioni, Lando Norris ha firmato il miglior tempo nelle Libere 2, staccando la Ferrari di Charles Leclerc di appena 83 millesimi. Terzo Carlos Sainz, con una sorprendente Williams a precedere Oscar Piastri, Lewis Hamilton e Max Verstappen. In meno di quattro decimi troviamo i primi dieci: segno di un equilibrio che promette un weekend incandescente.
McLaren in testa, ma poco margine. Il venerdì brianzolo ha confermato che la MCL39 ha ancora velocità da vendere, ma non con il dominio a cui ci ha abituati. Già nel corso della mattinata la squadra di Woking aveva girato a carichi aerodinamici variabili e mappature motore conservative, per poi scoprire le carte nel pomeriggio. Norris è stato il primo a montare la soft, abortendo il primo tentativo per un errore alla Roggia e trovando il giro buono subito dopo. Bene anche Piastri, quarto e a due decimi dalla vetta.
Ferrari, manca il feeling. Williams mina vagante. Leclerc ha chiuso in scia a Norris, ma non senza fatica. Il monegasco è finito nella ghiaia all’Ascari durante la simulazione gara e ha più volte bloccato le gomme in staccata, soprattutto a curva 1. Lo stesso pilota ha ammesso di non avere ancora il pieno controllo della SF-25 in frenata. Il terzo tempo assoluto non è arrivato da Piastri ma dalla Williams, capace di sfruttare l’efficienza aerodinamica della FW47 e la natura veloce di Monza. Il tracciato, con lunghi rettilinei e frenate violente, si sposa con la filosofia della monoposto di Grove, meno soggetta a surriscaldamento gomme.
Red Bull ancora in difficoltà. Verstappen non è andato oltre il sesto posto. La RB21 fatica nello sfruttamento della gomma soft e soffre le sconnessioni dell’asfalto, specie in inserimento. Tsunoda ha limitato i danni con un nono tempo che gli permette di restare agganciato alla top ten. Tra le due vetture di Milton Keynes si è inserito Alex Albon con l’altra Williams, insieme a Nico Hülkenberg che con la Sauber ha confermato sensazioni incoraggianti.
Mercedes e Antonelli in salita. Russell, fermato da problemi idraulici al mattino, ha concluso decimo senza mostrare il potenziale migliore della W16. Giornata amara per Andrea Kimi Antonelli, autore di un testacoda alla seconda di Lesmo: sessione compromessa, proprio sul tracciato che lo aveva visto debuttare in un weekend F1 un anno fa, con il botto. Per il bolognese sarà una notte di lavoro per ritrovare fiducia in frenata.
Distacchi minimi, scenari aperti. A chiudere il gruppo, Haas, Aston Martin e Alpine, in difficoltà cronica sull’efficienza aerodinamica. Eppure, i tempi sono talmente compressi che basteranno pochi centesimi per scalare posizioni in qualifica.
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