C’è chi la chiama rivoluzione, chi semplicemente la nuova era dell’elettrico. Ma la verità è che la Formula E Gen4 segna qualcosa di più: è una svolta tecnica, concettuale e culturale. Quella presentata oggi è l’auto che ridefinisce cosa può essere una monoposto elettrica da corsa. Non un esercizio di stile, ma la sintesi di dieci anni di sperimentazione, successi, errori e ambizioni.
All-in sulle prestazioni. Quando nel 2023 la Gen3 Evo aveva introdotto la trazione integrale e una gestione più aggressiva della rigenerazione, in pochi avrebbero immaginato che la successiva evoluzione avrebbe alzato così tanto l’asticella. La Gen4 arriva con 600 kW di potenza massima – l’equivalente di circa ottocento cavalli - e un sistema di all-wheel drive attivo, capace di modulare la coppia in ogni fase della curva. È la Formula E più potente, complessa e impegnativa di sempre. E, parola della stessa FIA, sarà anche la più difficile da domare. L’aerodinamica è sdoppiata: una configurazione ad alto carico per la qualifica, l’altra a basso drag per la gara, per esaltare le strategie e l’efficienza. In “Attack Mode”, i 600 kW diventano una spinta brutale, pensata per i sorpassi impossibili e per restituire spettacolo a ruota a ruota.
Un laboratorio a quattro ruote. Ogni dettaglio della Gen4 è pensato per avvicinare la pista alla strada.
Il nuovo powertrain, sviluppato in sinergia con Porsche, Nissan, Stellantis, Jaguar e Lola Cars, integra soluzioni di gestione energetica e di rigenerazione che anticipano i futuri sistemi dei veicoli stradali elettrici. La frenata rigenerativa arriva a 700 kW, con una capacità di recupero del 40% dell’energia utilizzata in gara, dato che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrato fantascienza. La batteria, più compatta ma più efficiente, tocca i 55 kWh di capacità e dialoga con i sistemi di controllo della trazione e dell’aerodinamica per bilanciare prestazioni e consumo. È, a tutti gli effetti, un ecosistema intelligente su ruote.
La sostenibilità. Sotto la carrozzeria futuristica della Gen4 non c’è solo performance. C’è una filosofia costruttiva radicalmente sostenibile. L’intera vettura è 100% riciclabile, con almeno il 20% di materiali riciclati già impiegati nella produzione. Dalla fibra di lino nei pannelli compositi alla gomma rigenerata nei nuovi pneumatici, ogni componente nasce con un obiettivo chiaro: dimostrare che la velocità può essere circolare. Jeff Dodds, il ceo di Formula E, riassume questo concetto così: “La Gen4 non è solo una macchina da corsa, è un simbolo di ciò che l’elettrico può diventare: prestazioni estreme e responsabilità ambientale in un solo pacchetto.”
Oltre dieci anni di sviluppo. Quando nel 2014 la Formula E debuttò a Pechino, l’idea di un campionato full electric aveva fatto sorridere i puristi. Pochi minuti di autonomia, potenze limitate, cambio macchina a metà gara. Adesso, la Gen4 promette di portare in pista oltre gli 800 cavalli, recupera energia in maniera efficiente e mostra una maturità tecnologica che, secondo i piani alti della categoria, potrà mettere pressione anche alla Formula 1. La nuova monoposto, che debutterà nella stagione 2026/27, rappresenta il punto d’incontro fra innovazione, spettacolo e rilevanza industriale. Marek Nawarecki, Senior Circuit Sport Director della FIA, lo dice senza mezzi termini: “Questa vettura segna l’inizio di una nuova era. È il collegamento più diretto mai realizzato fra motorsport e industria automobilistica elettrica.”
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