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INN Engine
E-Rex, l’assurdo motore "a un tempo"

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Lui è Juan Garrido Requena: a 12 anni si è costruito in garage il suo primo go-kart e a 24 si è laureato in ingegneria meccanica con una tesi sul progetto di un motore a combustione interna innovativo. Oggi quel motore è realtà: nella foto qui sopra lo tiene comodamente in braccio, perché l’E-Rex (così è stato battezzato) pesa appena 35 kg, ma riesce a sviluppare ben 120 CV.

Si tratta di un motore di appena 500 cm3 di cilindrata, quattro cilindri, a otto pistoni opposti (in questo articolo abbiamo recentemente trattato i vantaggi di questa configurazione). L’aspetto più particolare, però, è il cinematismo che li governa: niente bielle e alberi a gomiti, bensì una sorta di doppia camma su cui i pistoni agiscono con appositi cuscinetti. Ne deriva così una struttura estremamente compatta e naturalmente equilibrata, in cui tutte le masse si muovono in simmetria.

La costruzione è ulteriormente semplificata dall’assenza di valvole (e quindi della distribuzione), visto che aspirazione e scarico avvengono tramite luci sulle pareti dei cilindri, aperte e chiuse dal movimento dei pistoni. Suona familiare? La INN Engine definisce il suo motore “a un tempo” in quanto in ogni cilindro si svolgono due fasi di combustione ogni giro dell’albero motore, il doppio di quante se ne avrebbero in un due tempi e il quadruplo rispetto a un quattro tempi. Una definizione che si presta bene al marketing e al senso di novità, ma imprecisa dal punto di vista tecnico. Poiché un ciclo di aspirazione, compressione, espansione e scarico si completa con i pistoni opposti che si muovono in due direzioni, avvicinandosi e allontanandosi: non c’è dubbio che si tratti, infatti, di un motore a due tempi.

E-Rex, l’assurdo motore "a un tempo"

Ci sono però almeno due differenze importanti rispetto ai classici motori "a miscela": innanzitutto qui di miscela non se ne parla proprio. Niente olio in camera di combustione, con l’E-Rex può essere alimentato da vari carburanti fra cui l’idrogeno. Inoltre il fatto che le luci di aspirazione e di scarico siano controllate separatamente dai due pistoni opposti, permette di avere una sorta di fasatura variabile: un ingranaggio permette alle due camme di ruotare l’una rispetto all’altra di alcuni gradi, facendo sì che i pistoni su un lato del motore si muovano in anticipo o in ritardo rispetto all’altro, andando così a variare il tempismo di apertura e chiusura di aspirazione e scarico. Lo stesso principio permette anche di regolare la distanza a cui i pistoni si incontreranno al punto morto superiore, regolando così il rapporto di compressione, un parametro fondamentale per il rendimento di un motore termico, ma normalmente molto difficile da controllare attivamente.

Sono già stati costruiti alcuni prototipi funzionanti dell’E-Rex ed è persino stato montato su una MX-5, confermandone la funzionalità e le prestazioni decisamente interessanti in rapporto a dimensioni e peso. Restano ancora del tutto da chiarire, però, due aspetti che al giorno d’oggi saranno probabilmente i più importanti per decretarne il futuro: consumi ed emissioni. La configurazione a pistoni opposti, la fasatura e il rapporto di compressione variabili e la possibilità di lavorare con carburanti puliti sono carte importanti, ma solo i dati tecnici definitivi (in arrivo in teoria entro fine anno) ci diranno se c’è spazio per questo motore nella mobilità del futuro, magari come range extender a bordo di auto elettriche, come la INN Engine stessa se lo immagina.

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