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Formula 1

PILOTI
Alain Prost

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In tempi recenti, chiamare qualcuno "il Professore" potrebbe far pensare a un personaggio di una nota serie televisiva. Ma gli appassionati di Formula 1 non possono sbagliare, loro sanno che c’è un solo Professore: Alain Prost. Puntiglioso e calcolatore, Prost si è rapidamente ritagliato un posto d’onore nell’Albo d’Oro della massima categoria automobilistica, passando alla storia anche per la storica rivalità con Ayrton Senna.

Subito vincente. Classe 1955, Alain Marie Pascal Prost nasce a Lorette, in Francia, il 24 febbraio. Papà Andre e mamma Marie-Rose sono entrambi insegnati e sognano che il loro figlio segua la stessa carriera, senza immaginare che il destino avesse in serbo per lui tutt’altro. Il giovane Alain è da sempre uno sportivo ma da adolescente scoppia l’amore per il karting. Il ragazzo ha talento e vince diverse competizioni nel corso degli anni, tanto da prendere una decisione in netta contrapposizione con il volere della famiglia: abbandona gli studi per dedicarsi alle corse. A vent’anni, nel 1975, diventa campione senior francese di kart e quel risultato gli apre le porte della Formula Renault. Il salto di categoria lo consacra, perché Alain è in grado di vincere tutte le gare di quella stagione, eccetto una, conquistando il titolo al debutto. L’anno successivo gareggia in Formula 3 e conquista il titolo francese e quello europeo: su di lui si sofferma l’attenzione della McLaren che lo mette alla prova durante un test privato con altri due piloti da cui esce con un contratto in mano per il Mondiale di Formula 1 1980.

Il debutto in F1. L'ascesa del francese in Formula 1 è davvero rapida: nonostante una McLaren non proprio competitiva, riesce ad agguantare punti nelle prime due gare. Alla fine della stagione passa alla Renault: ciliegina sulla torta è la vittoria nel Gran Premio di Francia 1981 sul gradino più alto del podio salgono pilota e costruttore transalpino, con grande soddisfazione del pubblico di casa a Digione. Nel corso dell’anno, Prost si impone anche in Olanda e in Italia. Il 1982 inizia nel migliore dei modi: la Renault RE30B gli permette di vincere le prime due gare in Sudafrica e in Brasile, ma poi il francese è costretto a una serie di ritiri per problemi di affidabilità, regalandosi solamente la soddisfazione di altri due podi e un quarto posto nel Mondiale. Le cose migliorano un po' nel 1983 e Prost torna alla vittoria al terzo appuntamento stagionale, nel GP di Francia corso al Paul Ricard, per poi replicare in Belgio, Gran Bretagna e Austria. Chiude al secondo posto con solo due punti di ritardo da Piquet, campione quell'anno.

Il ritorno in McLaren. Nel 1984 Alain Prost torna alla McLaren al fianco di Niki Lauda. I due sono protagonisti assoluti della stagione, ma Alain Prost perde il titolo a favore del compagno di squadra austriaco solamente per mezzo punto. Per la stagione successiva il team di Woking riparte con i favori del pronostico e questa volta Prost non si lascia sfuggire l’occasione: ingaggia un lungo duello con la Ferrari di Michele Alboreto e, alla fine della stagione, ne esce vincitore. Per la prima volta in carriera, Alain Prost è campione del mondo. Sempre più consapevole delle sue potenzialità, a bordo della McLaren MP4/2C del 1986 fa il bis e sbaraglia la concorrenza formata da nomi come Nigel Mansell, Nelson Piquet e Ayrton Senna.

La rivalità con Senna. La collaborazione tra Alain Prost e la McLaren prosegue anche nel 1988. Questa volta, il team di Woking affianca al francese un altro purosangue del motorsport, il brasiliano Ayrton Senna. Cambia anche la motorizzazione e arrivano i motori Honda a rendere la vettura ancora più competitiva. La MP4/4 domina la stagione, tanto da vincere 15 Gran Premi su 16, di cui 8 vinti da Ayrton Senna e 7 da Alain Prost. Il francese viene battuto dal suo compagno di squadra e chiude secondo in classifica. Tra i due scatta una rivalità destinata a scrivere importanti pagine della storia di questo sport ma che, nel frattempo, incrina i rapporti tra Prost e la McLaren. Tanto che a metà del 1989 il francese annuncia di aver firmato con la Ferrari per l'anno successivo. Alain e Ayrton lottano senza esclusioni di colpi, tanto da arrivare all'incidente nella penultima prova del campionato, il GP del Giappone. A sei giri dalla fine, Alain è in testa e Ayrton tenta un sorpasso. Il francese chiude violentemente la porta e i due si toccano all'altezza della Chicane Casio Triangle: Prost è costretto al ritiro, mentre Senna riesce a riprendere la sua corsa, vincendola. Poi la doccia fredda: viene squalificato per essere stato aiutato dai commissari a rimettersi in pista. Il titolo iridato finisce – non senza polemiche - nelle mani di Alain Prost per la terza volta in carriera.

La vendetta di Ayrton. Come nella migliore sceneggiatura di un film d’azione, l’accesa rivalità tra i due continua a infuocarsi anche nel 1990 con Senna alla McLaren e Prost alla Ferrari, fino all’evento decisivo che si tiene nuovamente a Suzuka. Il francese accarezza il sogno di riportare il titolo piloti a Maranello, ma deve vincere la gara per poter sperare di poterlo fare. Parte bene e beffa il suo rivale, che aveva conquistato la pole. Ma alla prima curva, la McLaren di Senna sperona la Ferrari di Prost e i due sono costretti al ritiro, con Ayrton matematicamente campione. Solo dopo un anno il brasiliano ammetterà di aver causato l’incidente deliberatamente, per vendicarsi del torto subito appena un anno prima su quella stessa pista.

L’addio alla Ferrari e l’occasione Williams. La stagione 1991 per Prost è particolarmente complicata: la Ferrari 642 F1 non è competitiva e Alain se ne lamenta spesso. Il rapporto con la squadra è teso e lo diventa anche quello con la stampa italiana che non perde occasione per criticarlo. La polemica più grande scoppia dopo il GP del Giappone, quando Prost durante un’intervista definisce quella Ferrari "un camion". Un affronto per la Scuderia che porta alla rottura del rapporto e costringe il francese a un anno sabbatico. Prost coglie al volo l'opportunità di un sedile libero alla Williams nel 1993 per tornare in Formula 1 e avere subito a disposizione una vettura competitiva. La sfida tra Prost e Senna torna magicamente a tenere banco e nella prima parte della stagione c'è un sostanziale equilibro, poi Alain cambia marcia dal GP del Canada in poi e ottiene un filotto di quattro vittorie consecutive che lo lancia verso la conquista del suo quarto titolo Mondiale, l’ultima affermazione prima di dire addio alle competizioni.

Dopo il circus. Alain Prost appende il casco al chiodo e torna a commentare le gare per la televisione francese, ma continua a frequentare il paddock prima come ambasciatore della Renault e successivamente come consulente tecnico alla McLaren. Poco più avanti comincia per lui una nuova avventura che lo vede alla guida del suo team, la Prost Grand Prix, nata dalle ceneri della Ligier e che ha corso dal 1997 al 2001. Durante la sua carriera in Formula 1, Alain Prost ha preso parte a 202 Gran Premi di Formula 1 ottenendo 51 vittorie, 33 pole position, 41 giri veloci e 106 podi.