Kia Optima

La Kia Optima è una media con la quale la Casa coreana ha cercato di ritagliarsi uno spazio nel segmento D tra il 2016 e il 2019. L’auto è stata proposta in due varianti di carrozzeria, berlina e station wagon, lunghe entrambe 486 cm. Se l’esterno ha look quasi sportiveggiante, l’interno ha invece un’impostazione più elegante e tradizionale. Nella sua semplicità, conquista con una distribuzione ordinata e razionale dei comandi, oltre che con un’elevata cura costruttiva. Ogni componente è realizzato con materiali di qualità e gli assemblaggi non prestano il fianco a critiche. Il pilota siede vicino a pavimento e può assumere una posizione di guida corretta, su un sedile ben conformato. Tutte le Kia Optima usate hanno un livello di equipaggiamento buono. Le poche lacune possono riguardare l’assenza di alcuni Adas sulle vetture in allestimento base. Quelle più ricche possono invece soddisfare anche gli automobilisti esigenti.

I MOTORI DELLA KIA OPTIMA USATA
La Kia Optima ha debuttato sul mercato italiano con una motorizzazione turbodiesel 1.7 CRDi da 141 CV. Questo propulsore è quello che vanta la maggiore diffusione e negli annunci si può trovare abbinato sia al cambio manuale, sia a quello robotizzato a doppia frizione DCT. Diverse inserzioni riguardano però anche Kia Optima berlina ibrida plug-in. In questo caso sotto il cofano ci sono un due litri a benzina a ciclo Atkinson da 156 CV e un motore elettrico da 68 CV, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 9,8 kWh. Il loro gioco di squadra produce in totale 205 CV, che vengono scaricati a terra attraverso un cambio automatico a sei rapporti. A completare il quadro c’è anche una rara Kia Optima 2.0 T-GDI Sportwagon. Si tratta di una familiare tuttopepe con un motore turbo da ben 245 CV, abbinato a una trasmissione automatica. Quale che sia la versione scelta, la trazione è sempre e solo anteriore.

PRO E CONTRO DELLA KIA OPTIMA USATA
Tra i vari pregi della Kia Optima, al primo posto figura sicuramente il notevole confort di marcia. Questo è figlio sia di un’ottima silenziosità sia di una taratura indovinata delle sospensioni, che si fa un pelo più rigida solo sulle vetture plug-in. Se la qualità della vita a bordo è tanto elevata, parte del merito va però anche alla grande abitabilità. Quattro passeggeri viaggiano infatti alla grande e i più alti possono storcere un po’ il naso solo per la forma spiovente del padiglione. Questo ha tra l’altro il difetto di limitare un po’ la visibilità posteriore, un problema che si avverte soprattutto negli spazi stretti, in eventuale assenza di sensori e telecamere. La coda, d’altro canto, ha dimensioni generose per offrire una buona capacità di carico. Questa tuttavia si riduce drasticamente nel caso delle versioni ibride plug-in, a causa della presenza della batteria. Per la berlina si passa da 510 a 307 dm3, per la wagon da 552 a 440. A proposito di plug-in, con un uso corretto e ricariche frequenti si possono ridurre bene i consumi. In questo caso però non ci si deve aspettare uno scatto bruciante. Il supporto fornito dal motore elettrico è limitato e le prestazioni non sono nulla di speciale. Quando ci si sposta in modalità EV, a zero emissioni locali, lo scatto 0-100 richiede addirittura una trentina di secondi.
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