Renault Modus
I MOTORI
La maggior parte delle Renault Modus in circolazione è spinta da motori a benzina. La cilindrata più diffusa è quella di 1,2 litri, ma qualche distinguo va fatto. Ci sono infatti tranquille unità aspirate e altre, più recenti e vivaci, sovralimentate, contraddistinte dalla sigla Tce. A completare il fronte a benzina ci sono anche propulsori 1.4 e 1.6, mentre per quanto riguarda i turbodiesel l’assortimento è molto più ridotto. Tutti gli esemplari a gasolio sono infatti equipaggiati con il classico 1.5 dCi common rail, declinato in diversi livelli di potenza, da 65 a 110 CV. Rare, infine, le Modus a doppia alimentazione, benzina e Gpl. Tutte le versioni sono a trazione anteriore e per lo più dotate di cambio manuale: solo poche Modus 1.2 montano un cambio robotizzato Quickshift e risultano rare anche le 1.6 automatiche.
PRO E CONTRO
L’asso nella manica della Renault Modus è la grande flessibilità d’uso. Poche auto così compatte sono altrettanto versatili e funzionali. Nelle manovre in città e in generale negli spazi stretti si apprezza l’ottima visibilità garantita dalle ampie superfici vetrate, dai montanti sottili e dal taglio delle lamiere. Promosso il confort di marcia, grazie alla buona silenziosità e alla capacità dell’assetto di filtrare le buche. Solo le piccole sconnessioni secche incontrate in rapida sequenza possono disturbare la quiete dei passeggeri. Su strada, il rollio elevato rende gli appoggi molto morbidi. Una volta raggiunto il limite di tenuta, poi, la Modus allarga la traiettoria in modo prevedibile. Soltanto in caso di manovre brusche il retrotreno arriva a scomporsi, cosa che va tenuta ben presente sugli esemplari più datati, talvolta sprovvisti del controllo elettronico della stabilità.