Più che un veicolo commerciale medio nel senso stretto del termine, un medio-compatto, a metà strada fra le taglie di modelli come il Fiat Doblò e il Ford Transit Custom. Il Kia PV5, atteso nelle concessionarie dal prossimo ottobre, segue l’esempio di un altro modello trasversale, per diversi anni il più venduto van elettrico in Europa, il Nissan eNV200. Oggi che il giapponese non c’è più, proporzioni e dimensioni collocano il coreano nel territorio del Volkswagen ID. Buzz, ma con una varietà di gamma sconosciuta al tedesco, comprese configurazioni dedicate al mondo delivery/e-commerce che sembrano diventate imprescindibili in ogni nuovo progetto di commerciale nativo elettrico, come dimostra anche il programma Flexis.

Il PV5 è il primo modello della famiglia Platform beyond vehicle (PBV) della Kia, di cui faranno parte dal 2027 il PV7 e dal 2029 il PV9, in ordine crescente di grandezza e capacità. Il modello appena presentato mantiene le promesse del concept visto per la prima volta nel 2024 al Ces di Las Vegas. Nel frontale richiama la auto Kia della famiglia EV, nella porzione posteriore trasmette una libertà di espressione inconsueta fra i veicoli commerciali, che non si vedeva dai tempi del Renault Trafic del 2001. Il PV5 esordirà già in quattro declinazioni:
furgone per trasporto merci a due posti;
crew cab con due file di sedili, di cui la seconda, a tre posti, può scorrere in avanti con l’intera paratia di separazione per aumentare lo spazio di carico;
pianale cabinato per allestimenti diversi;
pulmino per passeggeri con capacità da cinque a sette posti. Sulla base di quest’ultimo, la versione per trasporto di persone a mobilità ridotta con rampa laterale in corrispondenza della porta scorrevole lato marciapiede e seconda fila di sedili scorrevole e impacchettabile per l’accesso e il fissaggio di una carrozzina. Questa variante è allestita direttamente in fabbrica, al pari di altre, frutto di altrettanti accordi con costruttori di sovrastrutture, in gran parte europei, come Scattolini, che fornirà i cassoni per il pianale cabinato.

La versione per i corrieri. La presenza di due lunghezze (4.695 mm o, con sbalzo allungato, 4.895 mm), e, sulla più estesa, dell’opzione del tetto alto, permette di disporre di furgoni con capacità di 3,4, 4,1 o 5,1 metri cubi, con portata variabile fra 700 e 800 kg e pesi totali fino a 2.750 kg circa. Del van con passo lungo e tetto alto è prevista una declinazione con paratia scorrevole e sedile lato passeggero a scomparsa nel pavimento per permettere rispettivamente il passaggio diretto dall’abitacolo al vano di carico e la discesa sul lato marciapiede. Una possibilità garantita anche da un’altezza interna di 1,81 metri, frutto del pianale molto basso, che la Kia ha deciso di sfruttare al punto da abbassare la soglia di carico a soli 42 cm dal suolo; e a costo di rendere la parte posteriore del pavimento e la sezione inferiore della porta posteriore meno regolari, a causa della maggiore sporgenza dei passaruota e dei componenti delle sospensioni.

Metro alla mano. È già prevista una versione con il piano di carico elevato (come avviene per il modello per trasporto passaggeri, la cui soglia del bagagliaio è a 60 cm) in modo da rendere più regolare il vano e gli accessi, ricavando nel contempo un doppio fondo da utilizzare per stivare attrezzi. La ridotta distanza da terra è effetto di una costruzione del pianale molto compatta nonostante l’ampia scelta di batterie (43,3, 51,5 o 71,2 kWh, la prima, solo per il furgone, al lito-ferro-fosfato; le altre due al nichel-cobalto-manganese) e della disposizione meccanica a motore (da 120 kW di potenza e 250 Nm di coppia) e trazione anteriori, con assale posteriore a bracci tirati. Abbiamo già misurato le quote di carico del PV5 furgone: sfogliate la gallery per scoprirle, insieme agli altri dettagli tecnici.
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