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Come si calcola l’Isee?

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L’Isee, o Indicatore della situazione economica equivalente, è un documento che va presentato per poter accedere agli incentivi statali varati dal governo nel 2025. Se il valore della dichiarazione Isee supera i 40 mila euro non si ha diritto agli incentivi; se è compreso tra 30 mila e 40 mila euro si ha diritto a 9 mila euro di incentivi; se è inferiore a 30 mila euro si ha diritto a 11 mila euro di bonus.

Come si calcola l'ISEE

L’Isee non è un indicatore del reddito individuale o familiare, ma uno strumento che permette di determinare la situazione economica delle persone indipendentemente dal loro stipendio, assegnando un valore in euro. Possiamo considerarlo come un indicatore della ricchezza realmente disponibile della famiglia. Nella sua determinazione si tiene conto di diversi fattori: della composizione del nucleo familiare e del reddito di tutti i suoi componenti (sia esso da lavoro, da pensione o fondiario), della casa di abitazione (di proprietà, in affitto), del patrimonio mobiliare (depositi bancari o postali, titoli finanziari eccetera) e immobiliare, dei veicoli di proprietà, di eventuali disabilità o non autosufficienze, di prestazioni socio-sanitarie continuative (per esempio, eventuali ricoveri in Rsa), degli assegni eventualmente corrisposti o percepiti, per esempio tra coniugi o ex coniugi per il mantenimento dei figli. Non rientrano nel calcolo dell’Isee i titoli di stato (Bot, Btp ecc.) e alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio (buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale) fino al valore complessivo, per nucleo familiare, di 50 mila euro.

La dichiarazione sostitutiva unica

Queste informazioni, insieme ai dati personali dei componenti del nucleo familiare, sono contenute nella Dsu Isee o più semplicemente Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica): si tratta di una dichiarazione strutturata in diversi moduli e, per ciascun modulo, in diversi quadri (analogamente a quanto si vede nei modelli per la dichiarazione dei redditi) da compilare a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare e del tipo di prestazione che si intende richiedere. La maggior parte delle informazioni contenute nella Dsu possono essere acquisite direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e degli enti di previdenza. Sui dati dichiarati potranno essere effettuati, dalla stessa Agenzia delle Entrate, controlli e verifiche, in particolare presso le banche o gli intermediari finanziari che gestiscono il patrimonio mobiliare del dichiarante.

La “Dsu mini”. Esiste un modello semplificato, chiamato Dsu Mini, pensato per chi ha situazioni economiche e patrimoniali abbastanza standard, che non richiedono dettagli aggiuntivi o particolari, come possono esserlo la partecipazione in società o situazioni reddituali complesse.

Come ottenere l’ISEE

Il dichiarante può presentare la Dsu nella modalità non precompilata oppure nella nuova modalità precompilata, autonomamente tramite il sito dell’Inps oppure rivolgendosi a un Caf, un Centro di assistenza fiscale, che presta gratuitamente il servizio di consulenza e compilazione. È sufficiente prendere appuntamento e presentarsi nell’ufficio indicato con i documenti richiesti al primo contatto. Il Caf provvederà poi a compilare la Dsu e a trasmetterla all’Inps che a sua volta calcolerà, nel giro di pochi giorni, l’indicatore Isee. L’Isee è valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata la Dsu: per l’anno successivo bisognerà chiederlo nuovamente.

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