Patente B a 17 anni, provvedimenti di sospensione e revoca finalmente “transfrontalieri” e documento digitale in tutta l’Unione Europea, come già da circa un anno accade in Italia. Queste le principali novità approvate oggi in via definitiva dal parlamento di Strasburgo e che gli Stati della Ue dovranno recepire negli ordinamenti nazionali entro tre anni. Vediamo nel dettaglio le principali novità.
Patente B a 17 anni
Si potrà ottenere la patente B già a 17 anni ma - come già accade in Italia da diversi anni (senza molto successo, per la verità con la GA-Guida accompagnata, che però non è una patente) - si potrà guidare solo se accompagnati da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni.
Patente C a 18 anni e D a 21
Per ovviare alla carenza di conducenti professionisti, le nuove norme consentiranno ai diciottenni di ottenere la patente per guidare un autocarro (categoria C) e ai ventunenni quella per guidare un autobus (categoria D), ma solo a condizione che siano in possesso di un certificato di abilitazione professionale. Altrimenti, l'età minima per guidare questi veicoli è fissata rispettivamente a 21 e 24 anni. Si tratta di norme che l’Italia ha già nel proprio ordinamento. Anzi, da noi la D si può conseguire già a 18 anni ma con alcune limitazioni.
Validità per 15 anni riducibili a 10
La patente di guida per motocicli (A) e automobili (B) sarà valida per 15 anni, ma gli Stati membri potranno ridurre questo periodo a 10 anni se il permesso di guida, come in Italia, vale anche come documento d'identità nazionale. La patente per autocarri (C) e autobus (D) avrà invece una validità di 5 anni, come già accade da. noi. Gli Stati dell’Unione, come già previsto nel nostro Paese, potranno decidere di ridurre il periodo di validità per i conducenti di età pari o superiore a 65 anni, in modo da sottoporre i titolari a controlli medici più frequenti o a corsi di aggiornamento.
Neopatentati per due anni
Per la prima volta, le norme Ue stabiliscono un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti, i cosiddetti neopatentati. Come già accade in Italia (ma da noi si è considerati neopatentati per tre anni), le norme che si applicano a questa categoria di guidatori saranno più rigorose e le sanzioni, per le violazioni più gravi, per esempio la guida in stato di ebbrezza, saranno più severe.
Possibilità di autovalutazione al posto della visita medica
Prima di ottenere la prima patente o al momento di chiedere un rinnovo, il conducente dovrà sottoporsi a una visita medica che includa l’esame della vista, come già accade in Italia, e anche delle condizioni cardiovascolari: questa sarà una novità anche per il nostro Paese.
Tuttavia, i vari Stati dell'Unione potranno scegliere di sostituire la visita medica, ma solo per i conducenti di automobili o motocicli e solo in fase di rinnovo, come già accade in alcuni Paesi dell’Unione, con moduli di autovalutazione o altri sistemi di valutazione previsti a livello nazionale.
Sanzioni accessorie transfrontaliere
Per contrastare le violazioni più gravi (stato di ebbrezza, uso di sostanze stupefacenti, ecc...) commesse in un altro Paese dell’Unione, i provvedimenti di ritiro, sospensione, revoca o qualunque altra limitazione, previsti dall’ordinamento nazionale ma attualmente non applicabili ai documenti rilasciati da un Paese estero, saranno finalmente trasferiti al paese dell'Unione che ha rilasciato la patente in modo da garantire l'applicazione delle sanzioni su tutto il territorio dell’Unione.
Patente digitale
In Italia la patente digitale esiste già da circa un anno. Le nuove norme europee prevedono che questo formato si diffonda in tutta l’Unione. Dunque, quando la norma sarà a regime, gli italiani con la patente digitale nell’IT-Wallet che guideranno in un altro Paese Ue non dovranno più avere in tasca il documento fisico. I conducenti europei avranno comunque il diritto di chiedere una patente fisica (attualmente in Italia la patente digitale si affianca alla card, che viene comunque rilasciata).
Scambio di informazioni
Le autorità nazionali dovranno informarsi reciprocamente sui provvedimenti adottati sulle patenti in seguito a gravi violazioni, tra cui la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, il coinvolgimento in un incidente mortale o le situazioni più gravi di eccesso di velocità.
Più consapevolezza nella formazione
Nel percorso di formazione dei guidatori si dovrà dare maggiore enfasi sulla consapevolezza dei rischi per pedoni, bambini, ciclisti e altri utenti della strada vulnerabili.
Nuovi argomenti d’esame
L'esame dovrà includere domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull'apertura sicura delle porte e sui rischi di distrazione dovuti all'uso del cellulare
Tre anni per recepire le novità
Le nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che dovrebbe avvenire nel giro di qualche settimana. I paesi dell'Unione avranno poi tre anni di tempo per recepire le nuove disposizioni nell’ordinamento nazionale e un altro anno per attuarle. Insomma, al più tardi entro la fine del 2029 saranno in vigore in tutta l’Unione.
Si ringrazia per collaborazione Andrea Onori, vicesegretario nazionale autoscuole e responsabile della sicurezza stradale dell’Unasca.
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