La notte dell'8 aprile è esploso l’armadio della stazione di Supercharger Tesla della cittadina di Lacey, nello Stato di Washington. Al momento non sono note le cause dell’incidente, ma non è esclusa l’ipotesi di un piccolo ordigno esplosivo. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le manifestazioni di protesta e inviti al boicottaggio nei confronti della Tesla e del suo Ceo Elon Musk: a Roma, la scorsa settimana sono state bruciate 17 vetture, anche se le cause dell’incendio sono ancora ignote.
Indagini in corso. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e dell’FBI, che hanno preso possesso delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della stazione di ricarica e delle attività commerciali circostanti. La Tesla ha detto di essere al lavoro con l’operatore Puget Sound Energy per rimettere in funzione la stazione nel più breve tempo possibile. Il post si conclude con un perentorio “lasciate stare le infrastrutture critiche”.
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