Il Vaticano si converte (letteralmente) all'elettrico tedesco, quello made in Volkswagen. Proprio così: la città-stato, con i suoi 869 abitanti e il territorio racchiuso in meno di mezzo chilometro quadrato, sostituirà gradualmente l'attuale flotta di autoveicoli con le Ev della casa tedesca, tra cui le nuove ID.3 che vedete nella foto qui sotto.

Conversione Ecologica 2030. L’accordo, che vede il diretto coinvolgimento di Papa Francesco, rientra nel programma di sviluppo della mobilità sostenibile denominato "Conversione Ecologica 2030": oltre a rendere il parco auto del Vaticano a impatto zero, sono previsti investimenti per l’ampliamento della rete di ricarica nei 44 ettari del territorio e l'uso di energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. Le politiche ambientali del Vaticano seguono la ratifica della convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e degli Accordi di Parigi, applicando i principi dell’Enciclica "Laudato Sì" del pontefice per la tutela del pianeta. Papa Francesco parlerà alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (la Cop-28) che si terrà a Dubai a fine novembre.
La prossima papamobile a batteria? La tabella di marcia per il ricambio nel parco auto del Vaticano non è stata ancora ufficializzata, ma la conversione elettrica dovrà attuarsi entro il 2030. Il Gruppo Volkswagen, partner strategico del progetto, fornirà vetture a marchio VW e Skoda con formule di noleggio a medio e lungo termine. L’unica vera incognita, a questo punto, è scoprire come sarà fatta la nuova papamobile. L’ultima, in occasione del suo viaggio in Romania, è stata una Dacia Duster.
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