Cos'hanno in comune l'ibrida plug-in McLaren P1 e l'elettrica Chevrolet Spark EV? Verrebbe da dire nulla, invece non è così. Le accomuna l'utilizzo della stessa famiglia di batterie al litio, dotate di una chimica che utilizza litio-ferro-fosfato (LiFePO4) come un materiale catodico, un mix di materiali scoperto da un gruppo di ricerca all'Università del Texas nel 1996.
La "forza" del litio. La McLaren, che ha sede a Woking (GB), ha giocato in casa, dal momento che questi accumulatori sono stati sviluppati a Dundee (Scozia) dalla Axeon, azienda che l'anno scorso è stata acquisita dal colosso inglese Johnson Matthey. Proprio a Woking abbiamo incontrato il dottor Allan Paterson, il chimico di quest'azienda che ha seguito il progetto P1 e che ci ha parlato delle caratteristiche di queste batterie, che puntano ad avere una buona capacità di energia e un'ottima erogazione di potenza. Gli accumulatori al litio, infatti, non sono tutti uguali e sono caratterizzati da punti di forza e di debolezza specifici.
Dna sportivo. Le litio-ferro-fosfato, quindi, sono batterie con vocazione corsaiola, che sulla McLaren sono utilizzate per alimentare con correnti massime di 340 A il motore elettrico. Un loro svantaggio è la tensione di cella di soli 3,3 V, in compenso la loro chimica favorisce una notevole durata, anche 15 anni senza che le perdite di capacità e di prestazioni superino la soglia del 20%. In ogni caso, la P1 non utilizza completamente la riserva d'energia nominale (4,7 kWh) delle batterie, bensì solo 3,5 kWh. In altre parole, come si fa con tutti i tipi di accumulatori, questo non sono mai caricati e scaricati completamente.
Autonomia e divertimento alla guida. La produzione della McLaren P1 prenderà il via nella prima settimana di luglio, mentre la Chevrolet Spark EV è ora in vendita in California e Oregon e sarà disponibile in alcuni mercati europei dal 2014. A conferma delle specifiche doti delle batterie LiFePO4, Pam Fletcher, Executive Chief Engineer GM per i veicoli elettrici, ha dichiarato: "Siamo pronti a mettere sul mercato un veicolo elettrico che non è solo efficiente, ma anche divertente da guidare grazie ai 542 Nm di coppia del suo motore elettrico e grazie alle caratteristiche della batteria da 21 kWh la Chevrolet offrirà una garanzia ai vertici del settore ? otto anni o 160.000 km". Ricarica rapida. La Spark EV adotterà anche la ricarica rapida della batteria ove saranno disponibili sistemi a corrente continua di elevata potenza, che consentiranno di ripristinare l'80% della ricarica in circa 20 minuti. La solita ricarica, invece, s'effettua in sei-otto ore da una normale presa a corrente alternata da 230V. La Chevrolet Spark EV è in grado d'accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 8,5 secondi grazie all'azione del motore elettrico a magneti permanenti, che eroga più di 100 kW (136 CV). Il motore elettrico a magneti permanenti è raffreddato a olio ed è progettato dalla GM e assemblato presso lo stabilimento General Motors di White Marsh a Baltimora, nel Maryland.
Prestazioni. Il motore elettrico della McLaren P1, dal canto suo, ha un rapporto peso potenza eccezionale, tanto che pur pesando solo 26 kg riesce ad erogare 180 kW (245 CV) per alcuni secondi e 135 kW (185 CV) continuativamente. Si tratta della stessa unità che è fornita dalla McLaren alle monoposto della formula E racing (il cui telaio è realizzato dall'italiana Dallara), capaci di fare lo 0-100 in 3 s e di raggiungere i 220 km/h con un peso di 780 kg, compreso il guidatore.
Emilio Brambilla
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