Stando ai dati di vendita, il diesel perde quote di mercato. Evidentemente, la campagna di demonizzazione che ha scaraventato la creatura di Rudolf Diesel nell’occhio del ciclone, qualche effetto lo ha avuto. Ciononostante, il motore a gasolio ha ancora molte frecce al suo arco, tanto che per molti automobilisti rimane la scelta più ragionevole. Che cosa scegliere, dunque, tra la benzina e il diesel? Vediamo i benefici di entrambi.
Le ragioni della benzina. Se percorrete meno di 20.000 km all’anno e per il 70% del tempo usate la vettura in città, effettuando brevi tragitti con ripetuti spegnimenti e avviamenti, il motore a benzina è la scelta migliore. I vantaggi? Nell’arco di un lustro di utilizzo, la spesa per la manutenzione ordinaria è inferiore e, per gli automobilisti che vivono in aree sottoposte a restrizioni della circolazione, è minore il rischio di incappare nei divieti di utilizzo. Inoltre, anche se le benzina a iniezione diretta più recenti sono dotate di filtro antiparticolato, come le diesel, i problemi che si possono verificare in caso d’impiego su percorsi molto brevi sono meno. A parità di chilometri, ma con un uso prevalentemente cittadino, può essere ancora più vantaggiosa la motorizzazione ibrida, che promette un risparmio di carburante nei percorsi urbani.
Quando il gasolio è vincente. Il motore diesel, di contro, resta la scelta ottimale se si percorrono più di 20.000 km all’anno, in particolare se si utilizza l’auto soprattutto nei tratti extraurbani o in autostrada. La maggiore efficienza termodinamica di questo motore fa risparmiare combustibile e compensa il costo della manutenzione ordinaria, leggermente superiore rispetto a quella delle auto a benzina. Per contro, può esserci qualche controindicazione se i percorsi sono frammentati e con ripetuti avviamenti. In queste condizioni, il filtro antiparticolato potrebbe incontrare delle difficoltà nelle periodiche pulizie delle polveri che trattiene al suo interno, causando la diluizione del lubrificante e richiedendo cambi d’olio più frequenti. Per quanto riguarda i blocchi della circolazione, nel medio periodo i motori di ultima generazione sono al riparo da rischi. Per fare un esempio, a Milano le diesel Euro 6D-Temp saranno sottoposte a limitazioni solo tra una decina d’anni, a partire dall’ottobre 2029.
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