Non è proprio uno qualunque l'uomo a cui Tesla ha deciso di affidarsi per costruire gradualmente una rete di vendita all'altezza delle sue ambizioni. Il primo costruttore di una sportiva elettrica, la Roadster, ha assunto due mesi fa George Blankenship, ex guru commerciale della Apple, dandogli la supervisione del piano di sviluppo di una rete di punti vendita nelle principali città del mondo. Blankenship è l'uomo che ha costruito da zero la rete degli Apple store che oggi sono diventati un'immagine familiare dei centri commerciali e delle vie dello shopping delle nostre metropoli. Prima ancora ha lavorato molti anni per la Gap, famosa catena americana di negozi di abbigliamento casual. Il Salone di Parigi è stato per Blankenship la prima uscita pubblica ufficiale.

Punti vendita. A oggi la Tesla ha aperto sei punti vendita in altrettante città europee: Londra, Montecarlo, Monaco di Baviera, Zurigo, Copenhagen e, da poche settimane, Parigi. Prossimo appuntamento, Tokyo, e subito dopo Milano, con uno store che aprirà i battenti in novembre vicino a corso Vittorio Emanuele, dove - ironia della sorte - sta allestendo per la prima volta le sue vetrine un negozio di Gap. "Una delle domande più frequenti che la gente ci fa quando vede o sente parlare della nostra Roadster" dice Blankenship, "è: ma quando le venderete. Non sanno che sono già disponibili". Ora, con l'apertura dei nuovi centri vendita, lo sapranno.

Parallelo col passato. Blankenship ha fatto un parallelo con la situazione della Apple all'inizio degli anni 80, quando la Casa di Steve Jobs non aveva negozi. "I nostri computer erano percepiti come un prodotto riservato ai creativi, agli intellettuali, agli artisti. Non per la gente normale. Ci siamo chiesti: come facciamo a cambiare questa immagine? E abbiamo aperto punti vendita nei centri commerciali e nelle vie più frequentate dello shopping. Adesso la gente fa la fila per acquistare i prodotti Apple".

Uno sforzo in più. Secondo Blankenship Tesla ha bisogno dello stesso sforzo "divulgativo". I frutti poi si raccoglieranno tra un paio d'anni, quando arriverà il secondo modello della gamma, la S, berlina a quattro porte, dal prezzo più abbordabile rispetto ai 120 mila euro richiesti in media per una Roadster. Sulla S si saprà qualcosa di più al Salone di Detroit in gennaio.

da Parigi, Roberto Lo Vecchio