È un Angelo Sticchi Damiani a tutto campo quello che ha chiuso la prima giornata del 6° Forum delle Polizie locali organizzato dall'Aci a Riva del Garda, in provincia di Trento. Dalla riforma del Codice della strada alla sicurezza stradale, dalle norme sui neopatentati allo sconto sulle multe, dall'uso disinvolto degli autovelox, alla dematerializzazione dei contrassegni assicurativi, il numero uno dell'Aci ne ha per tutti: Governo, Parlamento e Polizie locali.
La sicurezza prima di tutto. Sulla riforma del Codice della strada, per la quale alla Camera sono stati presentati due disegni di legge delega, uno d'iniziativa parlamentare e uno del Governo, il numero uno dell'Automobile Club ha affermato di condividere l'impostazione della separazione delle norme, un codice di comportamento da una parte e le norme tecniche dall'altra, ma ha sottolineato che l'automobilista non può avere solo doveri, ma anche diritti. Tra questi, prima di tutto, quello alla sicurezza. Sticchi Damiani ha ricordato che tra gli italiani di età compresa tra 0 e 24 anni la strada è la prima causa di morte. "I giovani - ha detto - pagano un prezzo altissimo, bisogna lavorare di più sull'educazione stradale e sulla formazione. I neopatentati - ha aggiunto - hanno solo parte delle conoscenze e competenze che deve avere l'automobilista. Occorre una formazione post patente basata sui corsi di guida sicura, i soli che fanno fare un bagno di umiltà a chi guida, che riescono a far prendere davvero coscienza della pericolosità di certi comportamenti al volante. Guidare senza limiti dopo un anno dal conseguimento della patente - ha avvertito - è sbagliato. Per poter guidare auto potenti occorre sostenere un altro esame o un corso di guida sicura avanzata obbligatorio".
Sconto anche sui preavvisi. Per quanto riguarda lo sconto sulle multe, Sticchi Damiani ha replicato duramente alla comandante della Polizia municipale di Firenze, Antonella Manzione, finita sulla graticola per la mancata applicazione dello sconto sui preavvisi per divieto di sosta, materia attorno alla quale aveva appena sollevato, di fronte alla platea del forum, una serie di obiezioni tecnico-giuridiche–amministrative e che aveva parlato di sostanziale inutilità di una norma che "concede uno sconto a chi già pagava e che non induce a farlo chi non pagava". "È una cosa buona", ha tagliato corto il numero uno di viale Marsala ammettendo che però, effettivamente, "devono esserci meccanismi chiari". E a proposito di multe, Sticchi Damiani ha sottolineato l'esigenza di spendere il 50% del ricavato in sicurezza stradale, nella realizzazione di infrastrutture, nel miglioramento della segnaletica eccetera. "Occorre riportare in sicurezza le aree urbane", ha sottolineato, ricordando l'incidente di domenica sera a Milano in cui sono morte una donna incinta di sette mesi e il figlio di 4 anni. Sicurezza che passa anche per i controlli. Nel mirino del presidente dell'Aci l'uso disinvolto degli autovelox, ("in passato si è un po' abusato di questi strumenti, che vanno usati dove servono e non per fare cassa") e la dematerializzazione dei contrassegni assicurativi, il cui iter, appena partito, si concluderà entro due anni. "Ne parlavo un anno fa e saremo pronti tra tre anni", ha detto. "Questo ritardo ci costerà 3 miliardi di euro".
L'attacco all'Asi. Vibrante, infine, l'attacco all'articolo 60 del codice della strada, quello che fa rientrare nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione ai registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. "Questo fa sì che enti privati possano defiscalizzare", ha tuonato il presidente dell'Aci ricordando l'esenzione dalla tassa automobilistica e la possibilità di usufruire di assicurazioni molto meno care. "Ho molte perplessità su una norma che dà a un privato un potere così grande, si tratta di deleghe che non possono essere date ai privati", ha concluso.
da Riva del Garda, Mario Rossi
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