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Industria e Finanza

Trimestrale Ferrari
Camilleri: "Sarò il guardiano dell'esclusività del marchio"

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"Arrivo in circostanze difficili: stiamo ancora piangendo la morte di Sergio Marchionne. Era una persona che aveva un'intelligenza tagliente e un incomparabile livello di energia. Posso dire umilmente che avevamo rispetto reciproco e che proseguirò il suo operato al vertice di questa leggendaria azienda, con cui ho lavorato a stretto contatto per oltre vent'anni nelle posizioni che ho occupato in Philip Morris".

Le prime parole per Marchionne. Come ha fatto Mike Manley qualche giorno prima di lui, nella prima call con gli analisti da ad di FCA, anche Louis Carey Camilleri ha scelto di dedicare le sue prime parole da ceo Ferrari al suo predecessore, la cui impronta sull'azienda di Maranello continuerà a risultare evidente ancora per i prossimi anni.

Fiducia nel futuro. "Abbiamo un product portfolio impressionante per il futuro", ha dichiarato Camilleri. "È una circostanza che mi dà fiducia nella nostra crescita futura e nella possibilità della Ferrari di fare un ulteriore salto in alto. Darò tutto me stesso", ha aggiunto, "per raggiungere questo obiettivo, nell'interesse dei nostri azionisti".

Buon portafoglio ordini per il 2019. Se FCA ha perso il suo leader all'indomani della presentazione del piano industriale, la Ferrari si è trovata priva della guida di Marchionne nell'imminenza della presentazione del nuovo piano industriale per i prossimi anni, che è in programma per il prossimo 18 settembre, come annunciato oggi da Maranello. In ogni caso, le aspettative per il breve termine sono rosee: "Il portafoglio ordini ci fa guardare con grande fiducia al 2019", ha sottolineato Camilleri.

L'improvviso scivolone in Borsa. A seguito di una dichiarazione di Camilleri, secondo cui il raddoppio dell'Ebitda per il 2022, fissato recentemente da Marchionne, sarebbe "un obiettivo ambizioso ma raggiungibile", il titolo è precipitato in Borsa: a Milano ha chiuso al -8,35%, bruciando tutto negli ultimi venti minuti di seduta, mentre a Wall Street ha toccato la massima perdita (-11,3%) alle 17.30 italiane per poi risalire leggermente. Un calo che testimonia la fibrillazione dei mercati in seguito alla scomparsa di Sergio Marchionne, nonostante i nuovi valori record annunciati per ricavi e utili.

Elettrico: "Abbiamo il know-how". Il nuovo ceo ha affrontato anche il tema dell'elettrificazione: "Credo di conoscere il Dna della Ferrari. Sono circondato da un team che conosce il valore del marchio. La Ferrari rimarrà sempre una Ferrari e, se posso citare il nostro fondatore, la nostra prossima auto sarà sempre migliore della precedente. Abbiamo il know-how per rispondere a ogni ostacolo regolamentare", ha aggiunto il dirigente. "Credo che eventuali divieti totali di circolazione in città per modelli non interamente elettrici sia una questione di lungo termine, ma in ogni caso una nostra elettrica rimarrà una Ferrari fino in fondo, nel senso che rappresenterà sempre il vertice dell'industria automobilistica. Se necessario la faremo, ma credo si tratti di un problema di lungo termine".

Guardiano dell'esclusività. L'altro tema sul tavolo è quello dell'esclusività del marchio e come coniugarla con la crescita dei volumi: "Penso che sia stato detto in passato che siamo concentrati sugli utili, non sui volumi. Supereremo le diecimila unità prima o poi, ma questo non inficerà la nostra esclusività, su cui siamo molto concentrati. Parte del mio lavoro sarà fare da guardiano dell'esclusività del marchio", ha affermato Camilleri.

Quota diecimila: emissioni ok grazie all'ibrido. Anche una volta superate le diecimila unità", ha aggiunto l'ad "con l'ibrido in gamma non avremo problemi sui limiti per le emissioni" (che oltre detta soglia diventano più stringenti in Ue, ndr).

F.1: un nì al budget cap. Per finire, le questioni legate alla Formula 1: "Abbiamo avviato le discussioni sul nuovo Patto della concordia", ha rivelato il nuovo ceo. "Abbiamo fatto qualche importante passo avanti sul lato tecnico, meno sull'introduzione di un budget cap e sulla struttura di governance della serie. Il budget cap può essere idealmente una buona cosa, ma il diavolo si nasconde nei dettagli: bisogna capire con chiarezza come potrebbe essere implementato", ha concluso Camilleri in risposta a un'osservazione sull'ingresso della Force India in amministrazione controllata.

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