L’alleanza tra la BMW e la Daimler si sta delineando in questi giorni in tutti i campi di collaborazione individuati dai due colossi dell’automotive tedeschi. I due gruppi hanno firmato oggi un memorandum d'intesa con l’obiettivo di pianificare una cooperazione strategica a lungo termine per la guida autonoma che, partendo dai sistemi di assistenza alla guida, dalla guida assistita sulle autostrade e dalle funzioni di parcheggio (fino al livello 4) dovrà arrivare alla guida autonoma di livello 5.
La visione dei vertici. "La guida autonoma è una delle tendenze più rivoluzionarie per noi in questo momento, e l'intero gruppo Daimler ci sta lavorando intensamente”, ha detto Ola Källenius, membro del consiglio di amministrazione di Daimler AG, responsabile della ricerca di gruppo e dello sviluppo delle auto Mercedes. “Come sempre, la nostra priorità assoluta è la sicurezza. Al posto di soluzioni individuali e indipendenti, vogliamo sviluppare un sistema globale affidabile che offra ai clienti un notevole valore aggiunto. Lavorando con i partner giusti, vogliamo compiere progressi significativi nel migliorare le prestazioni di questa tecnologia e portarla in modo sicuro sulla strada". "Mentre continuiamo a perseguire la nostra strategia, stiamo unendo le competenze di due leader tecnologici”, ha aggiunto Klaus Fröhlich, membro del board di BMW AG. “Nel gruppo BMW, le partnership a lungo termine all'interno di una piattaforma flessibile, scalabile e non esclusiva sono fondamentali per far progredire l'industrializzazione della guida autonoma. La combinazione delle competenze chiave delle nostre due aziende aumenterà la nostra forza innovativa e accelererà la diffusione di questa tecnologia". L’obiettivo sarà quello di sviluppare una piattaforma scalabile per coprire tutte le fasi di automazione, che potrebbe includere anche altre aziende tecnologiche e case auto.
Esperienze consolidate. Entrambi i gruppi stanno lavorando da tempo sulla guida autonoma. La BMW ha iniziato nel 2006 e nel 2017 ha aperto un laboratorio a Unterschleissheim, vicino a Monaco, per studiare piattaforme e industrializzazione. Oggi, ha circa 70 veicoli laboratorio su strada che stanno raccogliendo dati sulla guida automatizzata, i cui sviluppi andranno a implementare la versione di serie della iNext, che sarà pronta per il livello 3 e per fasi pilota dl livello 4. Anche la Daimler ha accumulato un'esperienza importante in questi anni. Tra le varie attività in corso, c'è quella realizzata in collaborazione con la Bosch a San Josè, in California, dove quest'anno partirà un progetto sperimentale di veicoli a guida autonoma di livello 4 e 5 in ambito urbano.
Share Now. Nel contempo, in una conference call internazionale, Olivier Reppert, ceo di Share Now, ha sottolineato come sin da subito l’alleanza tra BMW e Daimler si stia già attivando sui rispettivi servizi di car sharing, Car2Go e Drive Now, che diventeranno appunto Share Now: “Sono due brand forti e conosciuti che gradualmente prenderanno il nome di Share Now. Sugli strumenti digitali sarà facile creare una app unica che integri le due esistenti (ma attenzione, al momento per ragioni di privacy per accedere a entrambi i servizi c’è bisogno di una doppia sottoscrizione, ndr), mentre sulle auto applicheremo degli sticker”. La nuova realtà del car sharing conta 20 mila auto, “di cui 3.200 elettriche, uno dei campi dove ovviamente cresceremo e dove siamo già leader”, ha sottolineato Reppert, in 30 città e 13 Paesi, per oltre 4 milioni di clienti. “Sull’elettrico forniamo anche consulenza alle autorità locali per le infrastrutture di ricarica, visto che inevitabilmente il car sharing cittadino sarà elettrico”. E, come letto sopra, anche a guida autonoma prima o poi. Per fornire ai clienti, siano questi privati che aziende, una sola soluzione “che sarà presto integrata con le altre del gruppo. Per esempio, un nostro cliente potrà andare a cena con noi e tornare con una chiamata con Mytaxi se ha bevuto. Il tutto da una stessa piattaforma”, ha spiegato Reppert che sottolinea anche l’importanza del mercato italiano per loro: “Per noi è un mercato molto attrattivo, e siamo convinti che cresceremo anche grazie alla scelta che offriamo, tra cui l’elettrificazione ma anche le auto premium. Siamo orgogliosi dei clienti italiani, tra cui moltissimi early adopter del servizio”.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it