Il gruppo Koelliker, importatore e distributore italiano dei brand Mitsubishi e SsangYong, ha chiuso una complessa operazione di ristrutturazione dell'indebitamento e posto le basi per il rilancio: il riassetto ha consentito all'azienda milanese - attiva dal 1936 - di ottenere risorse fresche per intraprendere un percorso di crescita e di ampliamento delle attività operative.
Crisi decennale. La ristrutturazione pone fine a una crisi iniziata nel 2007, a causa dell'elevata esposizione debitoria: 840 milioni di euro verso 24 banche. Il gruppo, capace di crescere fino a superare la soglia degli 1,6 miliardi di ricavi e delle 125 mila auto distribuite diventando perfino un'icona della Milano da bere (famosa negli anni '80 la sua concessionaria in Piazza San Babila), ha siglato tre accordi di ristrutturazione tra il 2009 e il 2013, ma non è riuscito a evitare il concordato liquidatorio nel 2014, per l'impossibilità di fare fronte ai debiti (circa 110 milioni in capo alla sola holding di controllo) con un patrimonio immobiliare messo a dura prova dalla crisi del settore. La Koelliker, nei 4 anni successivi, ha incontrato molti vincoli operativi che hanno, per esempio, impedito di contrarre nuovi accordi di distribuzione, fino a quando, nel 2018, non ha individuato un "cavaliere bianco" nella boutique d'investimento Canova.
I nuovi investitori. Con la Canova è stata strutturata un'operazione che, tra le altre cose, ha portato alcuni fondi gestiti dalla CarVal Investors ad acquisire l’intero credito bancario per un totale di 130,2 milioni di euro (in collaborazione con la Celtic Asset Management) e il patrimonio immobiliare con l'eccezione degli asset vocati alle attività logistiche per il settore auto. Inoltre, è stato costituito un veicolo denominato Konki Spa, che ha rilevato il 100% della Koelliker e sottoscritto un aumento di capitale da 7 milioni di euro con l'impegno a versare in futuro ulteriori 3 milioni. Konki vede tra i suoi azionisti un club di investitori promosso dalla Canova con il 93,5% del capitale, Luigi Koelliker con il 5% e l'amministratore delegato Luca Ronconi con il restante 1,5%. La nuova Koelliker gode ora di un patrimonio di oltre 37 milioni di euro. Le risorse in cassa saranno destinate a sostenere nuovi obiettivi di crescita, dall'ampliamento dell'attuale business dei marchi Mitsubishi e SsangYong all'espansione delle attività della controllata Autotrade & Logistics, fino alla scelta di nuovi brand da introdurre e distribuire in Italia (come fatto in passato con marchi come Rolls Royce, Jaguar, Daimler, Jeep, Chrysler, Seat, Hyundai e Kia). A tal proposito, come spiegato da Ronconi, l’ambizione è acquisire i diritti di brand asiatici specializzati in veicoli elettrici.
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