Gruppo Intergea
Prestiti a tasso zero per i dipendenti

"Le famiglie hanno bisogno di liquidità e la necessità è immediata, per fronteggiare spese correnti, mutui, affitti, bollette". Con queste parole Alberto di Tanno, presidente del Gruppo Intergea, ha annunciato una nuova iniziativa per aiutare 300 dipendenti ad affrontare l’attuale emergenza economica causata dalla pandemia del coronavirus. In particolare, la società torinese, attiva nella distribuzione auto con i marchi Autoingros, Logica, Theorema, Forza e Tecnogest e nelle assicurazioni con Nobis Filo Diretto, ha stanziato fino a 2 milioni di euro di prestiti a interessi zero.

Le altre iniziative. "Le odierne misure restrittive, per quanto necessarie al fine di contenere il virus, stanno mettendo a dura prova le imprese, piccole e grandi, e tutti i lavoratori. Come azienda che opera nel mercato dell’automotive, abbiamo adottato questa forma di aiuto per i nostri dipendenti", aggiunge di Tanno. "È un impegno concreto e solidaristico che arriva là dove il sistema creditizio è ancora imbrigliato in rigidi parametri burocratici. Le persone rappresentano il vero valore di un'impresa e l’impresa cerca di fare la sua parte senza tentennamenti, attraverso il supporto e lo sviluppo di soluzioni per i singoli". Il prestito, di importo variabile tra 5 mila e 10 mila euro e da restituire in dieci anni, si aggiunge alle altre iniziative messe in atto dal gruppo, tra cui l’anticipo delle provvigioni di marzo e aprile per gli agenti della compagnia assicurativa Nobis Filo Diretto e una polizza assicurativa che prevede indennità e diarie da ricovero in caso di degenza ospedaliera o isolamento domiciliare. 

Pronti per la Fase 2. Inoltre, tutte le concessionarie hanno attivato le misure di prevenzione, previste dai decreti governativi. "Gli autosaloni si stanno attrezzando e sono pronti a riaprire anche intensificando le protezioni di sicurezza, non appena sarà superato il blocco", prosegue Di Tanno, sottolineando come le concessionarie si siano già munite di paratie di separazione con il pubblico, mascherine e prodotti igienizzanti. Anche gli spazi sono stati modulati e ripensati per mantenere le adeguate distanze precauzionali, in vista della cosiddetta Fase 2.