Il colosso dell'e-commerce Amazon sarebbe pronto a compiere una nuova incursione nel mondo dell'auto e in particolare nelle tecnologie per i veicoli senza conducente. Secondo il Wall Street Journal, la multinazionale fondata da Jeff Bezos sarebbe in trattative avanzate per acquistare la start-up Zoox.
I valori in campo. Le due aziende starebbero, in particolare, negoziando un accordo che potrebbe valere meno dei 3,2 miliardi ottenuti dalla stessa Zoox nel 2018 nel suo ultimo round di raccolta fondi. L'operazione, ancora in bilico ma non lontana dall'essere definita (si parla di alcune settimane per definire il tutto in caso di esito positivo delle trattative), andrebbe a confermare le strategie varate anni fa dal colosso dell'e-commerce per imprimere un colpo di acceleratore ai servizi di consegna con veicoli autonomi ed elettrici. Amazon ha creato un team di tecnici e specialisti per sviluppare tecnologie proprietarie. Inoltre, l’anno scorso ha investito 530 milioni di dollari per diventare azionista della società Aurora e ha partecipato a due operazioni di finanziamento della Rivian.
I problemi della Zoox. La startup, che tramite una nota ha confermato di aver ricevuto manifestazioni di interesse "da più parti" e di aver avviato le opportune valutazioni, potrebbe ora ottenere da Amazon un'iniezione di risorse vitale per ridare slancio ai propri progetti. La Zoox, fondata nel 2014, ha sviluppato tecnologie per robo-taxi elettrici da gestire da remoto tramite un'app proprietaria. L'azienda aveva programmato già per quest'anno il lancio dei relativi servizi, ma negli ultimi mesi ha affrontato diverse difficoltà nel reperimento di capitali freschi. Gran parte del suo iniziale successo nel raccogliere finanziamenti si deve al carisma del co-fondatore Tim Kentley-Klay, capace di vendere a diversi investitori finanziari l'idea di un progetto rivelatosi troppo costoso da sostenere. Nel 2018, il Cda ha rimosso Kentley-Klay dopo aver concluso che i 500 milioni di dollari raccolti non erano sufficienti a trasformare in realtà l'intero progetto. L'anno scorso, nonostante la nomina ad amministratore delegato di un ex manager della Intel, Aicha Evans, la Zoox non è riuscita a reperire nuovi fondi e la sua sopravvivenza è stata messa in dubbio. Il motivo è legato alla crescente convinzione degli investitori che il mercato delle tecnologie per la guida autonoma sia ancora lontano dallo svilupparsi e destinato a premiare non più le tante startup proliferate negli ultimi anni quanto i colossi dell'auto o dell'high-tech con le loro divisioni specializzate. È il caso della Waymo, nata da una costola del progetto Google-car, o della Cruise della General Motors oppure della Argo AI, controllata dalla Ford ma prossima a vedere l'ingresso nell'azionariato anche della Volkswagen.
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