Stellantis sta per annunciare un'iniziativa di cui si è già parlato cinque anni fa nel quadro delle trattative per la fusione tra Fiat Chrysler e Psa: la scelta di Torino quale sede della direzione delle attività europee. "Non è ancora ufficiale, ma a partire dal primo gennaio la regione Europa di Stellantis sarà gestita da Torino", ha affermato Jean-Philippe Imparato, neo responsabile dell'area, in una lunga intervista al settimanale Milano Finanza. "Significa che il personale dell’Enlarged Europe a livello comunicazione, marketing, HR (Risorse Umane, ndr) e pianificazione della produzione presente in Italia lavorerà con me a Mirafiori. 'Sì ma non è produzione di auto', direte voi, e va bene. Ma in termini di localizzazione del business e di corporate governance a livello europeo di Stellantis, Torino è e sarà sempre più centrale: quindi nessuno può dire che chiudiamo".
Le attese. Imparato è stato interrogato su diversi temi caldi, tra cui il calo delle vendite del gruppo proprio in Europa. Alla domanda sui motivi, il manager è stato chiaro: "È semplice spiegarlo, anche se è una cosa di cui non siamo contenti. Noi abbiamo sempre detto due cose. La prima: produciamo quello che vendiamo, ovunque. Perché quando hai ordini produci e quando non li hai no. La seconda: Stellantis sta preparando la nuova generazione di tanti modelli e quindi siamo in un momento di transizione, che dobbiamo gestire. Ad esempio, a Trnava con la piattaforma Smart Car o a Mirafiori, dove arriverà l’ibrido. O anche ad Atessa, dove arriverà il Ducato elettrico. Ma con tutti i lanci previsti già per inizio 2025, il rimbalzo arriverà".
Mirafiori e gli altri siti. Imparato ha quindi parlato della situazione di Mirafiori. A suo avviso, lo stabilimento torinese "avrà la possibilità di giocarsi la transizione elettrica nelle condizioni migliori" grazie all'arrivo della versione ibrida della 500, al nuovo impianto per i cambi eDCT ("hanno un potenziale di crescita enorme"), il Battery Technology Center, il business dell'economia circolare e il polo dei veicoli commercilai Stellantis Pro One. Poi ci sono gli altri impianti e su questo tema Imparato ha ribadito molte delle recenti rassicurazioni del suo ad Carlos Tavares: "Complessivamente la copertura a livello industriale dell’Italia è probabilmente la più ampia d’Europa. L’Italia è l’unico Paese ad avere due delle nuove piattaforme Stla, ha la Panda a Pomigliano ancora per tanti anni e avrà l’ibrido sulla 500. Vorrei rassicurare chi è preoccupato, perché la protezione dell’Italia a livello industriale è totale. Però vale sempre lo stesso principio: si produce quello che si vende e, se non c’è mercato, bisogna adeguarsi, altrimenti la conseguenza è trovarsi piazzali pieni e migliaia di macchine sulle spalle e dobbiamo evitare di entrare in tali condizioni nel 2025".
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