Il governo è alla ricerca di 500 milioni di euro in tre anni per finanziare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale. E per farlo si prepara a intervenire sulle accise sui carburanti, oggi pari a 0,7284 euro/litro per la benzina e a 0,6174 euro/litro per il gasolio. Nella prospettiva di un progressivo allineamento tra i due diversi trattamenti fiscali, l’ipotesi a cui starebbe lavorando il ministero dell’Economia consisterebbe, secondo il quotidiano La Stampa, in un primo aumento, per il 2025, di un centesimo per il diesel e un calo di un centesimo per la verde. Ipotesi, peraltro, di cui si era già parlato tempo fa.
Lo stato incasserebbe 200 milioni in più. La misura, grazie ai maggiori consumi di gasolio (21,632 milioni di tonnellate nei primi undici mesi del 2024 rispetto ai 7,893 milioni di tonnellate di verde) porterebbe nelle casse del governo 200 milioni di euro in più all’anno e, dunque, consentirebbe di finanziare l’intervento ipotizzato.
Impatto di poco superiori a 1 centesimo/litro. Ma come cambierebbero i prezzi alla pompa se la notizia fosse confermata? Con riferimento agli ultimi dati sulla struttura dei prezzi dei carburanti, relativi ai prezzi medi alla pompa rilevati dal ministero dell’Ambiente il 16 dicembre 2024, a parità delle altre componenti, ossia prezzo della materia prima e margine lordo della filiera, l’aumento dell’accisa sul gasolio da 0,6174 a 0,6274 euro/l farebbe salire il prezzo alla pompa da 1,648 a 1,660 euro/l. Quello della benzina, invece, scenderebbe da 1,750 a 1,738 euro/l.
In cinque anni accise allo stesso livello. Ma, come accennato, questo sarebbe solo il primo passo, visto che il governo si è impegnato con l’Unione Europea a eliminare i cosiddetti Sussidi ambientalmente dannosi (Sad), tra i quali rientra, appunto, anche il vantaggio fiscale sul gasolio. “In Italia, l’accisa applicata per il gasolio per autotrazione è inferiore a quella della benzina e ciò non trova giustificazioni in termini ambientali”, scrive il ministero dell’Ambiente nel “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi”. Secondo La Stampa, l’allineamento tra le due accise dovrebbe avvenire nell’arco di cinque anni e dovrebbe garantire allo Stato, a regime, maggiori incassi per 600 milioni di euro all’anno.
Il gasolio costerà più della benzina. A un certo punto di questo percorso, dunque, accadrà che il prezzo alla pompa del gasolio supererà quello della benzina, visto il maggior costo della materia prima (oggi pari a 0,548 euro/l per il diesel rispetto ai 0,511 euro/l della verde). Ovviamente non è possibile sapere quale sarà il costo della materia prima tra qualche anno né immaginare quale sarà il livello delle accise, ma nell’ipotesi che l’accisa sul gasolio fosse la stessa di quella che oggi grava sulla benzina, in base alla struttura dei prezzi rilevata il 16 dicembre il prezzo alla pompa della verde sarebbe, come oggi, di 1,750 euro/l, ma quello del diesel salirebbe a 1,782 euro/l.
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