Secondo il sito Politico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (che stasera annuncerà il piano di dazi reciproci) avrebbe comunicato al suo cerchio ristretto di collaboratori che Elon Musk, responsabile del Doge, potrebbe presto lasciare l’incarico per tornare a occuparsi delle sue aziende, tra cui la Tesla. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le proteste (più o meno pacifiche) nei confronti della Casa automobilistica di Musk, proprio per via del suo crescente - e polarizzante - impegno politico.
Il presidente è contento, ma... Parlando con i suoi, Trump si sarebbe detto “soddisfatto” del lavoro svolto da Musk e dal dipartimento per l’efficientamento governativo, ma i due avrebbero deciso che per il tycoon sudafricano è giunto il momento di lasciare l’impegno politico diretto, mantenendo tuttavia l'incarico di consigliere personale del presidente. L’indiscrezione arriva a poche ore dalla nomina della democratica Susan Crawford alla Corte Suprema del Wisconsin, contro la cui candidatura Musk si era speso molto negli ultimi giorni, organizzando comizi e regalando milioni di dollari agli elettori del candidato repubblicano.
La smentita della Casa Bianca. La notizia del forfait di Musk ha fatto il giro del mondo, ma la Casa Bianca si è precipitata a fornire una sorta di smentita: "Musk e il presidente hanno entrambi dichiarato pubblicamente che Elon lascerà il servizio pubblico quale dipendente governativo speciale una volta completato il suo incredibile lavoro al Doge", ha spiegato la portavoce Karoline Leavitt. L'orizzonte temporale, però, non è stato specificato.
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