La Thailandia potrebbe diventare l’Eldorado cinese per aggirare legalmente i dazi dell’Unione Europea sulle auto elettriche provenienti dal Paese del Dragone: a tracciare la via è la BYD, che ha appena iniziato a spedire vetture a batteria nell’Unione (Germania e Belgio) e nel Regno Unito, assemblate a Rayong, a sud-est di Bangkok, in uno stabilimento aperto a luglio 2024. Si tratta del primo sito della Build Your Dreams al di fuori della Cina, con una capacità annua di 150.000 veicoli per il mercato locale ed estero. Oltre 900 Dolphin sono già salpate verso il Vecchio Continente a bordo della nave cargo Zhengzhou, riferisce Carnewschina. Mentre già a ottobre la cinese Changan ha acquistato terreni per creare una fabbrica a Bangkok dove produrre elettriche in una nazione scelta da molte Case anche per la sua posizione strategica e la forza lavoro qualificata.
Cavillo decisivo. Bruxelles impone tasse alle elettriche Made in China ed esportate nell’Ue: nel caso della BYD, è previsto un dazio aggiuntivo del 20,7% che si somma a quello già esistente da tempo del 10% per un totale del 30,7%. Barriera che rende le Bev di Shenzhen meno competitive in Europa, a meno che la Casa non abbatta il prezzo riducendo o cancellando il margine di profitto. Per scavalcare il “muro”, è lecito l’export di vetture a corrente "Made by China", ossia fatte da un costruttore del Celeste Impero al di fuori dello stesso, pure nel regno del Siam. Fra le soluzioni della società orientale, costruire Bev nel proprio stabilimento in Ungheria, e magari in Turchia, da esportare nell’Ue. Escamotage legali analoghi che anche altre aziende cinesi stanno cercando: in particolare, la stessa Changan ha annunciato la costruzione di fabbriche in Europa, mentre Xpeng sta valutando il da farsi.
Che dice la Casa. Ke Yubin, direttore generale di BYD Thailandia, sostiene che “l’esportazione in Europa delle Dolphin prodotte a Rayong rappresenta un passo avanti nella strategia di globalizzazione del gruppo, sottolineando il ruolo fondamentale della Thailandia nella filiera globale dei veicoli elettrici”.
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