"Suzuki è molto brava a fare auto piccole e oltretutto riesce a guadagnare soldi, cosa che i concorrenti non riescono a fare". Così Ferdinand Piëch, il presidente del consiglio di sorveglianza del Gruppo Volkswagen benedice l'alleanza con i giapponesi.
Hayabusa. Di fronte a un folto gruppo di giornalisti a Ginevra il "grande vecchio" dell'industria automobilistica tedesca ha svelato, poi, un inedito retroscena: "A noi di Volkswagen non interessano solo le auto, ma anche le moto". Poi, uno dei manager della VW gli chiede se hai mai provato l'Hayabusa, una delle motociclette più potenti di sempre prodotta proprio dalla Suzuki (una moto da 192 CV per 260 kg, accreditata di una velocità massima superiore ai 300 orari, ndr). E Piech: "Non ancora. Ho un problema alla spalla, ma lo farò presto".
Cuore unico. In sala c'era anche Osamu Suzuki in persona, che abbraccia la collaborazione con Volkswagen: "È il partner ideale e, anche se abbiamo lingue e culture diverse, il cuore è uno solo". D.S.
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