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Industria e Finanza

Chrysler
RIMBORSATO IL PRESTITO A USA E CANADA

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Il payback day, così come viene chiamato negli Usa, si celebra nello stabilimento della Chrysler di Sterling Heights in Michigan dove si produce la berlina 200. L'azienda di Detroit restituisce i prestiti al Governo americano e a quello canadese per un totale di 7,6 miliardi di dollari comprensivi degli interessi maturati nel tempo. Il rimborso, effettuato grazie all'intervento di banche private, avviene con sei anni d'anticipo rispetto alle scadenze fissate. "Abbiamo mantenuto le promesse" afferma Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler. E dalla Casa Bianca arriva un plauso per la "sorprendente capacità di recupero della Chrysler, un segnale forte di come sta risorgendo l'industria automobilistica americana".

La seconda possibilità. "Sono trascorsi soltanto due anni - ricorda nel lungo discorso Sergio Marchionne - ma ormai sembra un passato molto lontano. In quei giorni ci eravamo impegnati a ripagare chi ci ha dato fiducia. E oggi manteniamo quella promessa restituendo i finanziamenti con sei anni d'anticipo ai governi americano e canadese. È raro che qualcuno ti offra una seconda possibilità: se l'abbiamo avuta è soltanto grazie a questi prestiti che ci hanno permesso di iniziare il lavoro importante che doveva essere fatto in Chrysler".

"Siamo dei sopravvissuti" . "Ricordo le facce - continua Marchionne - degli scettici e di quanti sostenevano che la Chrysler non ce l'avrebbe mai fatta. Sembravano come quelli a cui il figlio dice che da grande vuole fare l'astronauta. E, invece, ce l'abbiamo fatta. Gli ultimi due anni ci hanno insegnato molto. Che l'etichetta "facile" non si ottiene senza impegno e sacrificio. I sopravvissuti sono persone speciali, capaci di lottare come mai avevano fatto prima: e a cominciare da me e da tutti gli altri colleghi che lavorano nella Chrysler, qui siamo tutti dei sopravvissuti".

Verso la fusione con la Fiat. "Lo spot della Chrysler per il Superbowl (quello con Eminem, ndr) rende bene l'idea cosa siamo: gente che ha fatto un viaggio all'inferno e ritorno e ha ancora il coraggio di sognare. Oggi è un giornata storica, ma il lavoro non finisce qui, anzi siamo solo all'inizio". "L'alleanza con la Fiat procede rapidamente: stiamo facendo di tutto nel più breve tempo possibile per creare un gruppo unico che porterà vantaggi a tutte e due le parti. Su queste basi sta nascendo un costruttore automobilistico competitivo su scala globale e in possesso delle più avanzate tecnologie e della determinazione necessaria per essere leader".

Fiat sale al 46% in Chrysler. In contemporanea con l'annuncio della restituzione dei prestiti governativi, arriva dal Lingotto la formalizzasione dell'annunciato incremento di un altro 16% della Fiat in Chrysler, valutato 1 miliardo e 268 milioni di dollari. La Casa di Torino sale così al 46%. Un altro 5% arriverà nel corso dell'anno, quando sarà completato l'ultimo degli eventi previsti nel contratto siglato con il Governo americano: ovvero la produzione di un'auto da 40 miglia al gallone, cioè in grado di percorrere 17 km con un litro di benzina.

Daniele Sparisci

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