Arriva una piccola boccata d'ossigeno per la Saab. Nei giorni scorsi la Casa svedese ha ricevuto dalla Youngman un finanziamento di circa 3,4 milioni di euro che servirà ad affrontare le spese fiscali più urgenti. Si tratta di una prima tranche della cifra complessiva promessa dal costruttore cinese in base a un accordo che prevede l'acquisto di una quota dello storico marchio scandinavo.
Altri 30 milioni in arrivo. La notizia è stata diffusa da vari organi di stampa locali e confermata dallo stesso Victor Muller, amministratore delegato della Saab. Secondo quanto anticipa il quotidiano economico svedese Dagens Industri, la Youngman dovrebbe versare altri 20 milioni di euro nei prossimi giorni per pagare gli stipendi arretrati e ulteriori dieci milioni di euro entro la fine del mese di dicembre.
Protezione dai creditori. La Saab è sull'orlo della bancarotta dall'inizio dell'anno a causa di una grave crisi di liquidità che l'ha costretta a fermare la produzione nello stabilimento di Trollhättan e a chiedere il regime di riorganizzazione volontaria, procedimento simile alla nostra amministrazione controllata. La scorsa settimana, tuttavia, l'amministratore straordinario nominato dal giudice ha chiesto al tribunale di interrompere il periodo di protezione dai creditori poiché le casse della Saab, di proprietà della Swedish Automobile, erano vuote.
Giorni decisivi. La decisione della Corte distrettuale di Vanersborg dovrebbe arrivare entro la prossima settimana. Una sentenza che potrebbe essere decisiva. Se la richiesta dell'amministratore straordinario fosse accettata, infatti, per la Casa svedese si aprirebbe inesorabilmente la strada verso il fallimento.
Roberto Barone
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