Dany Bahar, il manager dietro l'ambizioso piano di rilancio della Lotus che avrebbe dovuto moltiplicare la gamma del costruttore nei prossimi anni, è stato sospeso dalla carica di amministratore delegato. La decisione è stata presa dai nuovi proprietari malesi della Casa di Hethel, "allo scopo di facilitare un'indagine sulla sua condotta" partita dopo una lamentela nei suoi confronti.
Possibile cessione in Cina. Questa clamorosa mossa, non contribuisce alla tranquillità intorno al futuro della Lotus, alimentando al contrario le incertezze. I malesi della DRB Hicom smentiscono, ma, secondo Automotive News, starebbero invece valutando una possibile cessione del marchio britannico ad un costruttore cinese. Al posto di Bahar intanto, si insedieranno temporaneamente tre dirigenti, in attesa di assetti più stabili.
Nessun profitto in sedici anni. Dany Bahar, un ex manager Ferrari, arrivò in Lotus nel 2009, prendendo subito le redini della Casa e avviando una fase di "shopping" con cui ha strappato a Maranello molte figure di spicco, portandole con sé Oltremanica. Il suo piano era quello di portare il costruttore verso le 8.000 unità l'anno, il quadruplo dei volumi cui la Casa era abituata. Dal 1996, anno in cui la Proton l'aveva acquisita, la Lotus non ha mai generato profitti. Nello scorso gennaio la Proton, con tutte le sue dipendenze, è stata rilevata dalla DRB Hicom. F.S.
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